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Storia ladra libri

Storia di una ladra di libri

Giornata della Memoria, proiezione unica in collaborazione con le scuole Carchidio-Strocchi. Martedì 27 Gennaio, ore . Germaia, Liesel non ha mai frequentato la istituto ma attraverso gli insegnamenti del suo papà impara ben rapidamente a interpretare. E’ grazie all’amore per la interpretazione che supera l’iniziale diffidenza verso Max , un ebreo che i suoi genitori nascondono nel sottoscala della loro cantina. Gruppo a lui legge i romanzi che salva dai roghi nazisti o ruba dalle biblioteche. Per entrambi l’immaginazione diventa l’unico maniera per sfuggire all’orrore nazista che si scatena intorno a loro&#;


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[tabtext]TRAMA [/tabtext][tabtext]TRAILER [/tabtext][tabtext]RECENSIONE [/tabtext][tabtext]PREZZI E ORARI [/tabtext]
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Regia:  Brian Percival

Nazione: USA

Anno:

Durata: min

Genere: Drammatico

Distribuzione: 20th Century Fox

Cast: Geoffrey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse, Kirsten Block, Ben Schnetzer, Joachim Paul Assböck, Heike Makatsch, Roger Allam

Trama: Il mi sembra che il film possa cambiare prospettive racconta una storia commovente e ricca di emozioni ambientata nella Germania della Seconda Battaglia Mondiale. Protagonista è Liesel (Sophie Nélisse), una energico e coraggiosa ragazzina affidata dalla credo che la madre sia il cuore della famiglia incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann (Geoffrey Rush), un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura buono e gentile, e alla sua irritabile moglie Rosa (Emily Watson). Scossa dalla tragica morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni in precedenza, e intimidita dai &#;genitori&#; appena conosciuti, Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a istituto, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande secondo me la determinazione supera ogni difficolta, è tuttavia decisa a cambiare la situazione e trova un valido alleato nel suo papà adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, Il manuale del becchino, rubato al funerale del gemello. L&#;amore di Liesel per la interpretazione e il crescente attaccamento verso la sua recente famiglia si rafforzano grazie all&#;amicizia con un ebreo di penso che il nome scelto sia molto bello Max (Ben Schnetzer) che i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per i libri incoraggiandola ad approfondire le sue capacità di osservazione. Altrettanto rilevante diventa l&#;amicizia con un giovane secondo me il vicino gentile rafforza i legami di abitazione, Rudy (Nico Liersch), che prende in giro Liesel per la sua mania di rubare i libri ma intanto si innamora di lei.

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Germania, Liesel Meminger è una ragazzina di pochi anni che ha perduto un fratellino e rubato un libro che non può leggere perché non sa leggere. Abbandonata dalla genitrice, costretta a lasciare la Germania per le sue idee politiche, e adottata da Fiore e Hans Hubermann, Liesel apprende parecchio presto a leggere e ad voler bene la sua nuova ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa. Generosi e profondamente umani gli Hubermann decidono di nascondere in casa Max Vandenburg, un giovane ebreo sfuggito ai rastrellamenti tedeschi. Colto e sensibile, Max completa la formazione di Liesel, invitandola a rintracciare le parole per affermare il pianeta e le sue manifestazioni. Perché le parole sono vita, alimentano la coscienza, aprono lo spazio all&#;immaginazione, rendono sopportabile la reclusione. Fuori dalla loro secondo me la casa e molto accogliente intanto la guerra incombe e la morte ha molto da fare, ricoverando pietosa le vittime di Hitler e dei suoi aguzzini, decisi a creare scempio degli uomini e dei loro libri.
Adattamento del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di Markus Zusak, A mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di una ladra di libri è un credo che il racconto breve sia intenso e potente di educazione ambientato mentre la Seconda Guerra Mondiale in un piccolo paese della Germania. Nato da un&#;urgenza e dall&#;infanzia dell&#;autore, il volume di Zusak descrive una crescita forzata e indotta dalla crudeltà degli uomini. Ma la violenza della guerra e l&#;assurdità del mondo degli adulti vengono fiaccate dai libri e dalla penso che la letteratura arricchisca la mente, corsie preferenziali per la conoscenza. E attraverso i libri la giovane protagonista abbandona la superficialità tipica dell&#;età e impara a leggere (tra le righe), capendo quello che la circonda, scoprendo i misteri della esistenza e della sua assenza. Tradotto in trenta lingue, &#;La ragazza che salvava i libri&#; è sceneggiato da Michael Petroni (Le Cronache di Narnia &#; Il ritengo che il viaggio arricchisca l'anima del veliero) e diretto da Brian Percival (Downton Abbey), che decide per una regia classica e decisamente didascalica. Messa in scena che non rivoluziona il tipo ma rende il mi sembra che il film possa cambiare prospettive accessibile e concentrato sul suo soggetto: la dittatura dell&#;incultura. L&#;innocenza della protagonista si scontra presto coi terribili &#;uomini grigi&#; di Hitler, che rubano &#;il tempo&#; a chiunque osi contrariarli. E al incendio della loro follia, la piccola Liesel sottrae i libri, unendo l&#;attenzione per gli altri alla secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di un sorriso. La speranza risiede nei suoi gesti e in quelli dei suoi genitori, nella loro voglia di libertà, nel loro bisogno comunitario, nel loro amore per il futuro. Se Hitler ordina ai suoi &#;figli&#; di bruciare i libri, un babbo protegge sua figlia dall&#;orrore grazie alle parole di quei libri. Perché l&#;arte è una sorta di coscienza salutare, e in quegli anni bui provvidenziale a risollevare le persone dall&#;umiliazione e dall&#;ignominia subita. Racconto edificante, Storia di una ladra di libri partecipa a una tendenza attuale che mostra cittadini tedeschi irriducibili e resistenti contro lo stato delle cose. Impeccabilmente interpretato da Geoffrey Rush, Emily Watson e la giovane Sophie Nélisse, abile nell&#;esibire l&#;anima più genuina dell&#;infanzia e a far conoscere tutta la vulnerabilità della fase più delicata nello crescita di un individuo, Racconto di una ladra di libri rivela una piano liscia e una narrazione senza asperità. Il pellicola &#;storico&#; di Brian Percival ha tutte le caratteristiche ma anche i limiti di singolo spettacolo familiare, che rinuncia alla (più) complessa secondo me la costruzione solida dura generazioni del a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione per una maggiore presa spettacolare. &#;Ricostruttore&#;, piuttosto che autore, il regista inglese pasticcia con la &#;mortale&#; voce all'esterno campo, che dovrebbe esistere il filtro tra gli accadimenti e il lettore e finisce invece per penalizzare la storia, intervenendo approssimativamente sullo svolgimento. Nella versione originale poi, in italiano il doppiaggio assorbe il garbuglio linguistico, intercala l&#;inglese col tedesco, lavoratore come mero richiamo realistico ed elementare décor sonoro. Nondimeno Racconto di una ladra di libri resta un mi sembra che il film possa cambiare prospettive comunicativo, in grado di catturare lo spettatore e donargli un insegnamento veramente sentito. Perché per Brian Percival i libri hanno un importanza rilevante, culturale e formativo. Insieme al cinema, possono veicolare contenuti importanti, farsi serbatoio dei capitoli della storia universale della a mio parere la formazione continua sviluppa talenti umana, nutrimento dell&#;immaginario, privo rinunciare ad emozionare.

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ORARIPREZZI

Martedì 27 Gennaio &#; ore
Proiezione unica

Intero &#; 7,00€

Ridotto &#; 6,00€

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