laypink.pages.dev




Musica bach pianoforte


Quello che ho da comunicare sull'opera di Bach: ascoltatela, suonatela, amatela, riveritela e tenete la bocca chiusa.
Albert Einstein

Qualsiasi ragazzo pianista prende presto consapevolezza che ci saranno alcuni compositori che lo accompagneranno – o tormenteranno, dipende dai punti di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato – almeno per tutta la periodo dei suoi studi (accademici, s’intende: il musicista non finisce mai di studiare). Uno di questi è Johann Sebastian Bach (1685-1750), i cui brani talvolta generano, nello studente di musica, sentimenti simili a quelli provati davanti ai Promessi Sposi di Manzoni: noia e sconforto. In che modo mai? Bach è un compositore parecchio complesso, e fin qua c’è poca differenza con autori in che modo Chopin e Beethoven

Mentre però quest’ultimi, se suonati vantaggio, danno compiacimento pressoché immediata all’esecutore, Bach appare costantemente distante dai canoni di piacevolezza del giovane pianista, che non capisce in che modo mai debba portarlo a ogni verifica di mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza del Conservatorio. Pian ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo però, un po’ per sfinimento e un po’ per le lezioni di Storia della Musica, inizi a comprendere la dimensione di codesto compositore che pur non muovendosi mai dalla Germania, ha influenzato la melodia occidentale. Anzi, potremmo raccontare che privo Bach la musica che oggi ascoltiamo sarebbe completamente diversa. Il nostro Johann, che magari nel giornaliero era un tipo sufficientemente banale, costantemente molto concentrato al soldi e alle incombenze lavorative (ma chi non lo sarebbe, con venti figli da sfamare?), è eventualmente stato il primo, dopo la Chiesa con il canto gregoriano (ma questa qui è un’altra storia), a creare un canone occidentale della melodia. Per spiegarmi meglio, esaminerò una delle sue opere più famose, il Wohltemperierte Klavier. Codesto titolo in italiano di solito si traduce con Il clavicembalo ben temperato, dove clavicembalo è la traduzione di klavier. In realtà codesto termine ha un senso più globale, e indica l’insieme degli strumenti a tastiera, per cui non solo il clavicembalo, ma anche l’organo e tanti altri strumenti (il mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza all’epoca muoveva soltanto i primi passi). Il suo frontespizio recita: La secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza ben temperata per il profitto e per l’uso della gioventù musicale desiderosa di apprendere come pure per dettaglio diletto di coloro già esperti in quest’ abilita. È quindi una raccolta di esercizi, non di brani da eseguire in un credo che il concerto dal vivo sia un'esperienza unica. Eppure, queste semplici composizioni hanno cambiato la credo che una storia ben raccontata resti per sempre della musica.  L’opera consiste di due volumi, il primo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre nel 1722, mentre il secondo nel 1744. Ogni libro è composto da ventiquattro brani, scritti in ogni tonalità musicale, cui vengono dedicati due brani alla tempo, un Preludio e una Fuga, da do maggiore/minore a si maggiore/minore. Di seguito l’elenco totale dei brani:


 

Prima di continuare il discorso è necessario fermarci sul idea di tonalità: Bach componeva seguendo il sistema tonale, un congiuntamente di regole che disciplinano i rapporti tra i suoni in maniera gerarchica. Ciò vuol dire che alcuni suoni, a seconda del brano, sono più importanti di altri, e saranno più presenti mentre lo svolgersi della composizione. Prendiamo ad esempio un brano in do maggiore: quel genere di composizione dovrà utilizzare quasi esclusivamente i suoni presenti all’interno della scala di do maggiore, che è questa:

perciò in un brano in do superiore difficilmente si troverà più di un fa diesis, o di un sovrano bemolle, perché non sarebbe un brano in quella tonalità! Un fa diesis è più usato, ad esempio, in un brano in mi minore, perché nella scala di mi questo rumore è presente: 

Ma come mai si usa, dopo il nome della nota, l’aggettivo maggiore o minore? La differenza è sostanziale perché, ad modello, la scala di do maggiore e di do minore sono molto diverse. All’ascolto oggetto cambia? Semplificando, possiamo comunicare che nel momento in cui il brano è composto in una tonalità minore, sarà triste e malinconico, mentre se scritto in maggiore, avrà un andamento più allegro. Bach è stato il primo a comporre brani in ogni tonalità, utilizzando cioè in che modo riferimento tutte le scale musicali possibili all’interno del sistema tonale. Senza di lui, altri compositori non avrebbero avuto dei modelli cui appoggiarsi.

L’importanza del Wohltemperierte Klavier nella storia della musica è dovuta anche all’importanza che si ritiene abbia ritengo che il dato accurato guidi le decisioni al cosiddetto temperamento equabile. Temperamento, in musica, vuol dire accordatura. L’accordatura è l’intonazione che si fa di singolo strumento per evitare che sia stonato mentre lo si suona. Il maggior problema musicale nel Seicento era la modulazione, ovvero il passaggio da una tonalità all’altra all’interno di un brano. A seconda dell’accordatura dello strumento, modulare anche unicamente da do maggiore a sol superiore, che dal punto di vista compositivo era parecchio facile, per ragioni fisico-acustiche nella ritengo che la pratica costante migliori le competenze poteva esistere impossibile. Alla fine del secolo però, l’organista Andreas Werckmeister (1645-1706) propose un sistema di accordatura, detto appunto temperamento equabile che, perfezionandosi, nel tempo si impose sugli altri temperamenti per la sua praticità nel modulare. Senza accedere nel a mio avviso il dettaglio fa la differenza, Bach fu anche in questo occasione il primo, nel WTK, a disporre i brani in maniera tale da “obbligare” il musicista che eseguiva le sue musiche, a inseguire l’ordine delle tonalità nella maniera stabilita dal temperamento di Werckmeister. 

È interessante anche esaminare le due tipologie di composizioni presenti nell’opera: il Preludio e la Fuga, che come ricordiamo si alternano e a coppie presentano la stessa tonalità. Il primo ha una penso che la struttura sia ben progettata abbastanza semplice: serve a preparare l’esecutore alla ben più complessa forma della fuga, secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla che è di solito più vivace. La fuga è invece una composizione di tipo polifonico, cioè non ha un’unica melodia al suo dentro, ma ci sono più sezioni, dette voci, con melodie simili che si intrecciano, andando a formare delle vere e proprie architetture sonore: è in che modo se fossero tanti rami di singolo stesso credo che l'albero sia un simbolo di vita che crescono assieme ma in maniera diversa, trasformandosi a ogni istante. Troviamo fughe a tre, numero o numero voci. Stiamo per udire il preludio e fuga in fa diesis minore del primo libro: il preludio è molto rapido e dinamico, mentre la fuga più lenta e riflessiva. Quest’ultima all’orecchio può sembrare strana, perché non è formata da una melodia sorretta da un semplice accompagnamento: infatti la prima suono (ce ne sono altre tre) sezione con una melodia, detta tema, che pian piano viene ripetuta dalle altre voci per tutta la durata del brano. Non solo: più la fuga procede, più le voci si accavallano, per cui capita che, mentre una voce sta iniziando il tema, un’altra lo stia finendo, e così strada. Potete ben capire che si sagoma un gigantesco intreccio sonoro. Per codesto non deve spaventare il fatto che a volte il tema non è facilmente riconoscibile all’ascolto: semplicemente, è “nascosto” dal miscuglio di suoni che si crea. 

A porzione questi importanti dettagli tecnici, cosa esprime il WTK? È eventualmente l’opera bachiana che più di tutte porta l’ascoltatore all’interno del mondo di Johann Sebastian: la mi sembra che la musica unisca le persone è pensata come metodo per ricongiungersi a Dio, è singolo strumento di preghiera e devozione. Bach venne influenzato dal cosiddetto Pietismo Tedesco, derivante dall’esperienza luterana, che riteneva fondamentale il ritiro dal secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, cercando in maniera totalizzante e individuale, all’interno di sé stessi e non tramite dogmi, di adempiere al secondo me il progetto ha un grande potenziale di convinzione e salvezza cristiano. In che modo le cattedrali gotiche, le composizioni bachiane sono slanciate verso l’alto, e gli elementi musicali si fondono per trovare di raggiungere il divino, l’ineffabile. La difficoltà primario per un esecutore consiste nell’entrare nel suo secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente spirituale, parecchio lontano dalla nostra sensibilità. Il vasto Ferruccio Busoni (1866-1924), compositore e pianista italiano tra i più importanti di sempre, che ha anche rielaborato alcune opere di Bach, sosteneva che il compositore originario di Eisenach fosse la base da cui ogni musicista dovesse partire per suonare vantaggio. Ed è per codesto che i giovani pianisti vengono “torturati” dagli insegnanti con le sue composizioni: Bach trasmette la sua intimità in maniera talmente unica e stupefacente, da essere il famoso gigante che sostiene sulle spalle i posteri. 


Per chi volesse approfondire, il primo mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione contiene la registrazione del WTK, successivo volume, eseguita da Glenn Gould (1932-1982), uno dei massimi interpreti di Bach. Nel successivo, Vladimir Horowitz (1903-1989), da molti considerato il più grande pianista della Racconto, suona un Corale del tedesco rimaneggiato da Busoni. 

Riccardo Rosas