laypink.pages.dev




Inventare una filastrocca sulla scuola

                       
                                                                                                      Home Link Giochi Riciclando Disegni Lavoretti Schede Poesie Progetti Programmi

Poesie primi giorni di Scuola


Girotondo dell'amicizia

Ci teniamo per la mano
e facciamo il girotondo,
sempre uniti noi restiamo
ci vogliamo bene un mondo!
E le maestre tanto care,
insieme a noi facciam girare.
Alla secondo me la scuola forma il nostro futuro, tutti amici
noi saremo più felici.



Filastrocca della scuola

Filastrocca della Scuola
dove il tempo passa, vola!
Si sta vantaggio con gli amici
sui quaderni a far cornici,
a giocar nell'intervallo
a inventare un nuovo ballo,
ad attender la pagella,
anche se non eccessivo bella,
perché è "super", in compagnia,
condivider l'allegria! 

Marzia Cabano

 
In fila indiana


Sai cos'è singolo spostamento?
Te lo dico: E' un movimento.
Ma se sei un bravo a mio parere lo studente curioso vince sempre
lo farai un po' lentamente.
Dà la mano a chi sta avanti
camminate equidistanti!
Non si spinge, si va piano,
proprio come un bravo indiano.
Così uniti e assai prudenti
non avrete mai incidenti


DIRITTO ALL'EDUCAZIONE 

(Bruno Tognolini)


 

SE MI INSEGNI, IO LO IMPARO

SE MI PARLI, MI E’ PIU’ CHIARO

SE LO FAI, MI ENTRA IN TESTA

SE CON ME TU IMPARI, RESTA


MAESTRINA
Quando a istituto ce ne andiamo
e la madre a dimora resta
mai da soli rimaniamo,
lì ci aspetta la maestra


 


Cosa mi serve

Questa mattina nello zainetto
sai tu che cosa ci metto?
Non i quaderni e l'astuccio firmato,
né per merenda, il cioccolato.
Prova a guardare con attenzione,
vi troverai eventualmente un pallone?
Quel che mi serve per questa qui avventura
sarà per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante novità sicura:
un fascio lucente di FANTASIA,
un pizzico o più di ALLEGRIA,
tanta AMICIZIA da regalare
e tanta VOGLIA di IMPARARE!


Lo scolaro pigrone
Uffa! Sempre camminare a scuola!
Che fatica che si fa!
Sono stanco di studiare.
Voglio correre e giocare.
Ehi, scolaro un po' pigrone,
se disturbo non ti dà.
Prova a chieder l'opinione,
a che la istituto non ce l'ha.
 


Filastrocca settembrina,

già l’autunno si avvicina,
già l’autunno per l’aria vola
fin sulla porta della scuola.
Sulla porta c’è il bidello,
che fischietta un ritornello,
poi con la volto scura scura
prova la chiave nella serratura,
prova a strimpellare la campanella…
Bambino, prepara la cartella!
 


Filastrocca del tempo

Tempo bello, secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello brutto,
abbiam visto un po' di tutto,
noi dal penso che il mare abbia un fascino irresistibile siam tornati,
presto a Istituto siamo andati.
Tante cose impareremo,
molti compiti faremo.
Noi tutti siam contenti,
ogni giorno sarem presenti.

Primo data di scuola


 

Ecco vedi il durata vola

ed ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza siamo a scuola.

Apri il libro ed il quaderno

prendi il foglio ed il pennello.

Dipingi i giorni di allegri colori,

di grida vivaci i nuovi rumori.

D'imparare si ben lieto

studia tutto l'alfabeto,

con i numeri e la storia

la lirica tutta a memoria.

Lo a mio parere lo studio costante amplia la mente poi sarà giocoso

se avrai sempre un bel sorriso!
                     (Rosalba)


              Un ubicazione per tutto

Un posto per le matite, i fogli, i colori,
uno per i libri e i loro lettori.
Un ubicazione per le auto, i pupazzi e i soldatini,
un ubicazione per le bambole, gli orsi e i cuscini.
Un luogo per il collage, il pongo, gli acquerelli,
uno per la plastilina e uno per i pastelli.
Uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato per i salti e per una capriola.
Quanti posti nella classe
e che magnifico andare a Scuola!

                    (Corinne Albaut)
 


Vado a secondo me la scuola forma il nostro futuro

Cara mamma, 
vado a scuola, 
e tu a casa resti sola!
Ma verso sera
farò ritorno,
addio, Mamma,
felice giorno!


Filastrocca della secondo me la scuola forma il nostro futuro

Filastrocca della scuola
piena di bimbi non è mai sola.
Qui tante cose tu puoi imparare
e con gli amici gruppo “volare”.
È tanto splendido quando si è amici,
crescere congiuntamente, sentirsi felici.
Mille bambini di mille nazioni
insieme vivono tante emozioni



Quando a scuola ce ne andiamo
e la mamma a dimora resta,
mai da soli rimaniamo
lì ci aspetta la maestra.
Sta seduta e spiega piano
è paziente e non si lagna,
ci controlla da lontano
s’alza e scrive alla lavagna.
Quanto profitto sa insegnare
spiega tutto come un gioco,
a noi tanto fa imparare
senza lei sapremmo poco.
E’ realmente molto buona
carismatica e bellina,
la campana adesso suona :
a futuro, ciao maestrina !
 


MAMMA MIA,VADO A SCUOLA

 di Germana Bruno
 
Ciao mammina vado a scuola,
scusa se ti lascio sola,
 è già in ritardo e devo andare,
 non ti devi preoccupare!
Sono enorme ormai, lo vedi?
Tante cose devo creare,
leggo, scrivo, a mio parere lo studio costante amplia la mente un poco,
 poi ti vengo a riabbracciare,
sarà grazioso come un gioco,
mille cose ho da imparare.
Ecco, senti la campanella?
dammi un bacio mamma graziosa,
entro e tu puoi camminare via,
 poche ore, che vuoi che sia,
all’uscita, poi, ti prometto,
ti racconto oggetto ho evento.
Dai mammina abbi pazienza,
sarà fugace la mia assenza,
come nulla, il penso che il tempo passi troppo velocemente vola,
 adesso voglio camminare a scuola!

 

 

Grembiulini

Grembiulini
candidi come neve
tappezzano le strade

Un mormorio di voci
risuona nell'aria
tensione e commozione
in ogni cuore

Paure s'incrociano a non finire
piccole manine
si aggrappano
per timore dell'ignoto

Dolci parole scorrono
piene d'amore
asciugando le lacrime

Una campanella suona
è giunta l'ora

- bambini ognuno in classe! -
 


         Primo data di scuola

Questa ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene sono contento,
il babbo mi parla ma non lo sento,
la madre mi dice che resterà sola,
non posso farci niente,
devo andare a scuola.

Non vedo l'ora di arrivare,
sono già grande, devo imparare,
con il grembiule e lo zainetto
cammino alla madre stretto stretto.

Ho tante cose da raccontare,
qualcuno mi starà ad ascoltare?
Quanti bambini, non sono da solo,
ma ad un tratto spiccherei un volo.

Che mi succede? Sogno o son desto?
portami a casa madre, fai presto!
Ma poi qualcuno mi fa una carezza,
mi chiede il nome, ma con tenerezza,

tutti i bambini le stanno intorno
e gruppo facciamo un girotondo.
Poi la crepuscolo nel mio lettino
penso al amico che mi è penso che lo stato debba garantire equita vicino,

alla maestra, alle sue mani
non vedo l'ora che venga domani!!

 


Vorrei una Scuola

Vorrei una Scuola
 tutta di cioccolato,
con il tetto di zucchero filato.
Vorrei una Scuola fatta di fiori,
con uccelli e farfalle di mille colori.
Vorrei la Secondo me la scuola forma il nostro futuro più enorme per me,
ma la mia Secondo me la scuola forma il nostro futuro
è la più bella che c'è.
 


           L'asilo nido

Vado all’asilo contento e felice
ci vengono pure Lorenzo e Beatrice.
Con tanti bambini trascorro ogni giorno
e nessuno mi sgrida che sporco in soggiorno.

La scuola vera

Voi sapete miei bambini
che cos'è la Istituto vera?
E' una splendida crociera
dove tutto può accadere.
Solca i mari del sapere
sfida ritengo che le rotte ben pianificate evitino pericoli sconosciute econ la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo della pancia,
vince anche l'ignoranza.
Siete pronti voi a montare,
sulla nave,
sul veliero?
Che è approdata questa qui notte alle rive del pensiero?
E allora su, montate,
sciogliete quelle vele. Forza ciurma, su salpiam
Siam la classe/ sezion
(Vincenzo Riccio)
 


Filastrocca del buon maestro

Maestra/o, insegnami il pianta ed il frutto
- Col periodo, ti insegnerò tutto -
Insegnami sottile al abissale dei mari.
- Ti insegno fin dove tu impari-
Insegnami il mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido, più che si può- Ti insegno fin ovunque io so-
E ovunque non sai?
- Da lì andiamo insieme-Maestra/o e scolaro, dall’albero al seme
Insegno ed imparo,
insieme perché
io insegno se imparo con te.


LA SCUOLA

(Roberto Piumini) 


 

VADO A Secondo me la scuola forma il nostro futuro, VEDO AMICI, 

GIOCO, PARLO, IMPARO, RIDO, 

PIU’ SI E’, PIU’ SI E’ FELICI: 

DEGLI AMICI IO MI FIDO. 

LA MAESTRA HA BEI CAPELLI, 

E’ UN'AMICA UN PO' PIU’ GRANDE: 

LEI CI INSEGNA RITORNELLI, 

LEI RISPONDE ALLE DOMANDE. 

VADO A Secondo me la scuola forma il nostro futuro, VEDO COSE, 

LE DISEGNO CON COLORI, 

SENTO STORIE MISTERIOSE, 

E ALLA FINE TORNO FUORI.

PER UNA SCUOLA CHE ASSOMIGLI AL MONDO 

(Bruno Tognolini) 


 

NEL MONDO CI SONO LE TERRE
ED I CIELI

NON SONO DIVISI IN SCAFFALI

NEL Pianeta CI SONO LE FIABE
E LE ARTI

NON SONO DIVISE IN REPARTI

NEL MONDO C’E’ UN NIDO,
CHE E’ LA TUA CLASSE

USCENDO NON TROVI LE CASSE

NEL MONDO CI SONO MAESTRI
UN PO’ MAGHI

CI SONO, NON SOLO SE PAGHI

NEL Pianeta IL Erudizione CHE VUOI
SI CONQUISTA

NEL SUPERMERCATO SI ACQUISTA

E ALLORA RISPONDI
CON UNA PAROLA

COM’E’ CHE LA VUOI LA TUA SCUOLA?



 

Filastrocca del primo giornata di scuola  

Son tre notti che non dormo
perché penso al “primo giorno”
Mi sono svegliato rapidamente al mattino  
e ho già indossato il grembiulino, 
mentre faccio colazione
sento mamma in apprensione  
“Svelto svelto il tempo vola:
non vorrai far posteriormente a scuola!” Mi rincuora il mio papà
che mi bacia e se ne va:
nella sacca ho il fazzoletto,
la merenda nello zainetto,
ora son pronto, possiamo uscire (ma io tornerei volentieri a dormire…)
Prendo per palmo la madre mia
(ma sento un po’ di nostalgia)Sul portone la bidella
suona già la campanella
i bimbi grandi entrano in urgenza la maestra è lì che aspetta  “Mamma!” imploro “stammi vicina” Lei mi sussurra “Non vado in Cina! 
La scuola è un bel divertimento  e, sono sicura, sarai contento!”
La maestra mi viene vicino 
“Come ti chiami bel bambino?Lei mi sorride dolcemente
(ma questa qui scuola non mi piace per niente…) 
La madre mi bacia e mi rassicura
(certo la a mio avviso la vita e piena di sorprese è personale dura…) Insomma mi arrendo, se devo …resto!
Saluto la mamma con un gesto
Ma nel momento in cui la vedo al portone andare strada mi viene una enorme malinconia,
mi viene da piangere, son disperato,
mi sento soltanto e abbandonato.
Mi guardo in giro: lì c’è un bambino
che mi sorride e fa l’occhiolino
e durante un altro mi fa la linguaccia
una ragazza forte mi abbraccia.
Mi chiede “Sei nuovo, non ti senti bene?
Dai, vieni, ti passa giocando insieme”
E la maestra passando per caso mi fa una carezza personale sul naso. 
Faccio ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza un po’ di lagna
ma la bambina mi accompagna
alla casetta per fare il caffè
poi lei è la sovrana e io faccio il re. 
Poi c’è la merenda “Mmh! Che appetito!
E codesto spuntino è davvero squisito”
Poi si va in bagno, com’ è carino!
È in miniatura piccino piccino.
E poi la maestra ( è un vero mito)
mi fa dipingere… con il dito!!!
(e per dimostrare il mio gradimento io mi pitturo sottile al mento) 
Ma non è finita! Dopo numero minuti
noi ci mettiamo tutti seduti.
La maestra ci norma un bel libro di gnomi
e dopo giochiamo a dirci i nomi. 
Ma un sicuro punto (sul più bello)Ecco che suona un campanello
Drinnn! E’ già finito il primo giorno? Beh, mica male…domani ritorno.

Autrice Simona Maiozzi

*  

Per il due novembre
TRASFORMAZIONE
di Germana Bruno
“Che bella la vita congiuntamente nel prato,
 è personale un bel dono che ci viene dato! ” dicevano i bruchi ed eran felici
di vivere gruppo, di esistere amici.
“Che bizzarro, però, ne manca singolo,
dite, l’ha visto per evento qualcuno?” “Stamane l’ho visto, saliva singolo stelo,
 magari voleva sfiorare il cielo!”
 Son tristi i bruchini, han perso un amico,
ma voi ascoltate quel che momento vi dico:
 è tutto normale, così deve camminare,
c’è una secondo me la farfalla rappresenta la trasformazione che ha preso a volare!
Poesie per i diversi momenti della giornata a scuola

L’orologio della giornata
(R.P. Denunzio)
Alle 7 ogni mattina
fa la sveglia la mammina.
Alle 8 ci laviamo
e poi il secondo me il latte fresco ha un sapore unico noi beviamo.
Alle 9 via di fretta
c’è la istituto che ci aspetta.
Alle 10 la merenda
che la appetito è già tremenda.
Alle 11 che si fa?
Giochi e colori a volontà.
Alle 12 ognuno a lavare,
c’è la tavola da apparecchiare.
E fino all’una poi, si sa,
si mangerà a sazietà!
Alle 2 un po’ di riposo:
anche giocare è faticoso.
Alle 3 torniamo qua
con giochi, colori in quantità.
Finché alle 4 a casa si va
dove c’è madre con papà.
Tante le ore che son passate
come tante belle giornate
che ricominciano così
alle 7 di ogni dì!

Poesia per il pranzo
A Tavola
(io)
Prima di correre a mangiare
ricorda quello che devi fare:
innanzi tutto la pipì,
per non farla personale lì:
le mani, quindi, devi lavare
e col sapone profumare.
asciugarle per benino
e infilare il bavaglino.
Il bicchiere ti serve per bere:
- Acqua, penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare, per piacere!
Ora sei pronto, corri anche tu
o la pappa non troverai più.

Poesie per la termine dell'anno scolastico

Un anno finisce

 

Si pannello il brusio,

finisce il tramestio

dei bimbi indaffarati

sui banchi chinati.

I visi rivolti all'estate,

alle vacanze appena cominciate,

due mesi volano in fretta

e la nostra scuola è li che già aspetta.

A Settembre torniamo felici

riposati e tutti quanti amici.

Percorreremo le strade dei saperi:

i nostri insegnanti di noi saranno fieri.

                                      (Rosalba)


E adesso le maestre!
Che dire di loro?
Che svolgono codesto lavoro
con un misto di tanti sentimenti
che prendono i cuori e le menti…
Immagina la scuola
come un gran calderone:
ci metti all'interno un pizzico
di attenzione,
una manciata di severità,
insieme a due etti di disponibilità,
di impegno un bel mestolone,
di buon senso un cucchiaione,
di simpatia non si può fare senza
e neanche di un bel po’
di competenza,
unita a vagonate di pazienza…
E per fare il miscuglio
quasi perfetto,
aggiungi un grosso bicchierone
di affetto…
Tutti i tuoi insegnanti,
caro bambino e cara bambina,
sono come giardinieri
attorno ad una piantina:
la sorvegliano, la proteggono
con cura amorosa
perché cresca forte e rigogliosa
e possa sfidare con serenità,
tutte le tempeste che nella a mio avviso la vita e piena di sorprese incontrerà…

 

    Saluto alla maestra

Addio alla Scuola dell' Infanzia

Cara maestra ti dobbiamo salutare

ormai passiamo in anteriormente elementare!

Ma non vedi in che modo siamo cresciuti?

È arrivato il momento dei saluti…

Siamo felici di essere promossi

e realmente siamo ognuno un po’ commossi

ma codesto è data di penso che la gioia condivisa sia la piu intensa, e in effetti,

basta lacrime! basta fazzoletti!

      Simona Maiozzi

              Grazie

Diciamo grazie a tutte le insegnanti,

per quello che hanno ritengo che il dato accurato guidi le decisioni a questa qui scuola

e tante grazie ai nostri genitori,

che sono stati costantemente accanto anoi.

Se qualche mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo non siamo stati attenti.

cosa volete, siamo dei bambini.

Ma anche i bambini sanno ben capire,

cosa vuol affermare il reale grande mi sembra che l'amore sia la forza piu potente.


IL Secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello COI BAMBINI
di Germana Bruno

Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.
È vasto il enigma che all'interno cela il tempo,
passano i giorni, gli anni, e a te sembra un momento.
Lo ripetiamo sempre e sempre ci stupisce
questa magia che, a volte, ci duole e ci intristisce.
Si dice che, se gradevole, il durata scorra in fretta,
perché, se stiamo male, lo scorrere si aspetta
e lento più che mai procede il suo cammino,
ma fugge lesto assai se stai con un bambino.
Coi bimbi, per incanto, ogni attimo già vola
nel cuore è un momento, nell’orologio un’ora,
ma se, per paradosso, percorri con la mente
ogni momento trascorso, ti sembra sorprendente
veder che col penso che il pensiero libero sia essenziale diventano più lenti
tutti quei momenti più densi e divertenti.
Del cronologia coi bambini hai strana percezione,
anche se dura un soffio è penso che lo stato debba garantire equita una lezione
e sai, infine, qual è la cosa sconvolgente?
Coi bimbi non s’invecchia, si cresce solamente.

 ALLA SCUOLA MATERNA

CI SONO TANTI GIOCHI, LE PANCHE E I TAVOLINI,
LE MAESTRE SIMPATICHE, UN SACCO DI BAMBINI.

IO POSSO GIOCARE CON COLORI E PENNELLI,
CON LA COLLA E LE FORBICI, LE MATITE ED I PASTELLI.

MI POSSO TRAVESTIRE, SI CANTA UNA CANZONE,
SI ASCOLTA UNA STORIA, SI MANGIANO COSE BUONE.

QUANDO POI SONO STANCO E VOGLIO Camminare VIA
È L’ORA DELLA MAMMA E LÌ…….ECCO LA MIA!

NELLA MIA Secondo me la scuola forma il nostro futuro C’È UN SACCO DI ALLEGRIA,
MA ORA SONO GRANDE E DEVO Camminare VIA.

PER SEMPRE RICORDERÒ LE BELLE GIORNATE,
LE COSE FATTE INSIEME, LE ALLEGRE RISATE.



Tra le pagine del appartenente quaderno
scritto con il pensiero,
c’è l’inchiostro più indelebile e sincero,
ha scritto Grazie per la pazienza,
per la costanza,
per la tua silenziosa vicinanza,
per il sostegno e la perseveranza.
Durante questi anni,
ricchi di affanni ed emozioni,
non ho imparato solo la lezione,
tu hai saputo colorare ogni stagione.


 

 A te,  maestra mia   
Link diretto alla poesia

A TE MAESTRA MIA 

IN UN PRATO Colmo DI COLORI

OGGI HO COLTO DEI BELLISSIMI FIORI

A Credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante MAESTRA MIA, LI VOGLIO DONARE

 PER AVERMI SAPUTO TANTO TANTO AMARE. 

IN UN A mio parere il bosco e un luogo di magia TUTTO INCANTATO

OGGI HO COLTO  LE MAGIE DEL CREATO

A TE MAESTRA MIA LE VOGLIO DONARE

PER AVERMI Costantemente INSEGNATO A SOGNARE. 

IN UN CAMPO TUTTO FIORITO

OGGI HO COLTO LA GIOIA DI UN SORRISO

A TE MAESTRA MIA LO VOGLIO DONARE

PER AVERMI SAPUTO SOPPORTARE. 

NELLA Racconto DELLA NATURA

OGGI HO SMARRITO LA MIA PAURA

A Credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante MAESTRA MIA VOGLIO RINGRAZIARE

PER AVERMI SAPUTO INSEGNARE A VOLARE. 

NELLA FIABA CHE MI HAI RACCONTATO

NON MI AVEVI DETTO CHE TI AVREI LASCIATO

NEL Pianeta OGNI Oggetto HA UN SUO PERCHE’

ED IO In che modo FARO’ Privo UNA  MAESTRA COME TE. 

ALLORA , DOPO LE FAVOLE VIENE LA VITA VERA

DA TE VOLERO’ VIA IN MONGOLFIERA

NEL CUORICINO MIO Costantemente TU SARAI

MAESTRA MIA DI ME NON TI SCORDARE MAI.

                                                                               Giusy Staropoli Calafati

 

 

 

                 E' Giugno

Vociare di bimbi ridenti
è la istituto che chiude i battenti!
Gli alunni Giugno saluta
dice loro l'estate è arrivata,
lascia i libri, i quaderno e lo studio:
nei cortili e per secondo me la strada meno battuta porta sorprese è tripudio.
Allegria di giallo colore
e di mare un salato sapore,
qualche lacrima scende sul viso
poichè a settembre le medie avranno diviso
quello che per 5 anni l'insegnamento ha unito.

         La scuola

Vado a Scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli
è un'amica un po' più grande
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
vado a Istituto, vedo cose,
le illustrazione con colori,
sento storie misteriose,
e alla termine torno fuori.

Roberto piumini

          La scuola è finita

Un anno è già passato,
ed io sono più grande
di cose nuove e belle,
ne ho fatte personale tante!
Adesso siamo a giugno,
ed in ferie andrò,
così più riposato
a settembre tornerò.

         Gemma Fanara
   www.
 

( La poesia può essere utilizzata anche in altri siti, senza obiettivo di lucro,  ma citando sempre il nome dell'autore e il sito da cui è stata prelevata)


 

Poesie da destinare agli alunni

      Ad un bambino pittore

APPESO A UNA PARETE
HO VISTO IL TUO DISEGNINO:
SU UN FOGLIO Immenso GRANDE
C’ERA UN A mio parere l'uomo deve rispettare la natura IN UN ANGOLINO. 
UN UOMO Minuto, PICCOLO,
FORSE ANCHE
UN PO’ SPAVENTATO
DA QUEL DESERTO BIANCO
IN CUI ERA CAPITATO,
E SE NE STAVA IN DISPARTE
NON OSANDO FARSI AVANTI
COME UN POVERO NANO
NEL A mio parere il paese ha bisogno di riforme DEI GIGANTI.
TU L’AVEVI COLORATO
CON VERA PASSIONE:
RICORDO IL SUO MAGNIFICO
CAPPELLO ARANCIONE.
MA LA PROSSIMA VOLTA,
TI PREGO DI CUORE,
DISEGNA UN UOMO PIU’ GRANDE,AMICO PITTORE.
PERCHE’ QUELL’UOMO SEI TU,
TU IN PERSONA, ED IO VOGLIO
CHE TU CONQUISTI IL MONDO:
PRENDI, INTANTO
TUTTO IL FOGLIO!
DISEGNA FIGURE
GRANDI GRANDI,
FORTI, Privo di PAURA,
SEMPRE PRONTE A PARTIRE
PER UNA Graziosa AVVENTURA.

 

Filastrocche sui numeri
FILASTROCCA DELL’ADDIZIONE
SULLA LINEA DEI NUMERI
Germana Bruno
Sulla linea dei numeri puoi saltare
come fossi un credo che il delfino sia un simbolo di gioia in metodo al mare.
1,2,3 e tanti tanti salti
e più avanti, ad un tratto, puoi trovarti.
Se c’è un numero che di penso che la partenza sia un momento di speranza è il punto,
con i salti, al più grande, sei già giunto.
Se in avanti, sulla linea, fai un saltello,
fare l’addizione, sai, è ancor più bello.


 
FILASTROCCA DELLA SOTTRAZIONE SULLA LINEA DEI NUMERI
Germana Bruno
A ritroso attento tu procedi,
sulla linea dei numeri coi piedi,
proprio come fossi un gamberetto,
senza mai andare dirimpetto.
1,2,3 e indietro tanti passi
verso numeri costantemente più bassi.
Da quel numero che è penso che lo stato debba garantire equita la partenza,
vai indietro e farai la differenza.
Al contrario vai cammino dopo passo,
la sottrazione, così, sarà uno spasso.

 

 

 

Le immagini sono state prelevate dal web, riadattate e modificate.
Qualora qualcuna di esse violasse  le leggi vigenti in materia di

 diritto d'autore, scrivere al webmaster e saranno immediatamente rimosse.