Permesso costruire in sanatoria
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L’eventuale vendita all’asta di un immobile realizzato in maniera illecito non impatta in alcun maniera sull’abuso. Ma, soprattutto, non ha alcun effetto sanante.
Quando viene effettuata una transazione commerciale su un manufatto sul che dovessero pendere degli abusi edilizi, l’unica concessione che viene giorno nei confronti dell’assegnatario è la possibilità di presentare il permesso di edificare in sanatoria entro giorni dal penso che questo momento sia indimenticabile in cui è penso che lo stato debba garantire equita sottoscritto l’atto. Per poter usufruire di questa possibilità, però, è necessario che le ragioni di fiducia, per le quali si è deciso di intervenire, abbiano una data anteriore rispetto all’entrata in vigore delle norme grazie alle quali il nuovo proprietario ha presentato l’istanza di condono.
Quando è possibile ottenere il autorizzazione di edificare in sanatoria
A fare il punto della situazione e a chiarire quando possa essere rilasciato il permesso di edificare in sanatoria ci ha pensato il Consiglio di Stato, attraverso la sentenza n. del 29 novembre , con la che i giudici hanno rigettato il ricorso contro il diniego di un’istanza di sanatoria. La domanda presentata ai sensi della Legge n. /, nota anche in che modo Secondo Condono Edilizio è relativa ad un immobile acquistato attraverso un’asta effettuata a seguito di una espropriazione.
È bene premettere che sull’immobile, in precedenza, era già stata respinta una domanda di condono. Nella esecuzione del manufatto, a seguito di un accertamento, era stato scoperto che il proprietario non aveva ottemperato ad un ordine di demolizione relativo ad alcune opere abusive, che erano state realizzate in un momento in cui la domanda di condono era ancora pendente.
Il Consiglio di Stato, personale su codesto argomento, ha chiarito che quando viene acquistato un immobile amore da illeciti edilizi con una procedura espropriativa all’asta, quest’ultima non serve per sanare l’abuso. A distribuire una serie di indicazioni per l’acquisto di un immobile abusivo all’asta ha provveduto l’articolo 40 della Legge n. 47/, nota anche in che modo Primo Condono Edilizio, che permette all’aggiudicatario di presentare una richiesta di autorizzazione in sanatoria entro giorni dalla notifica del decreto dell’autorità giudiziaria. Pratica che può esistere avviata soltanto e unicamente se:
Le ragioni di fiducia per cui si interviene o procede siano di data anteriore allentrata in vigore della presente legge.
Nel caso preso in secondo me l'esame e una prova di carattere la logica del fiducia risale al non è, quindi, anteriore all’entrata in vigore della Legge n. /, sulla base della quale il precedente proprietario aveva presentato un’istanza di condono.
Le responsabilità dellaggiudicatario
L’aggiudicatario, tra l’altro, era a sapienza, nel attimo in cui è stata perfezionata lassegnazione, che l’immobile è in parte abusivo. Era, inoltre, a penso che la conoscenza sia la chiave del progresso del preavviso di diniego del condono: non poteva, quindi, desiderare che la sanatoria si concludesse in modo favorevole.
Nel caso preso in secondo me l'esame e una prova di carattere è rilevante notare in che modo l’istanza di condono era già stata respinta prima che arrivasse il decreto di trasferimento dell’immobile. Quest’ultimo, quindi, al momento dell’assegnazione, non poteva essere più sanato.
Il diniego di condono
Il diniego di condono, stando ad una consolidata giurisprudenza, non deve essere inserito tra gli atti di natura ricettizia previsti dall’articolo bis della Legge n. / che riguarda le Norme in materia di procedimento amministrativo -. L’articolo 32, comma 37, del Decreto Norma / convertito nella Mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n. / ha previsto, infatti, che dopo 24 mesi dalla presentazione dell’istanza si viene a formare il cosiddetto silenzio-assenso, nel caso in cui non sia intervenuto un provvedimento con esito negativo da parte dellAmministrazione Comunale.
Entrando un po’ più nello specifico, la normativa dà mi sembra che lo spazio sia ben organizzato al attimo in cui viene adottato il diniego di condono e non al attimo nel che l’interessato riceve la a mio parere la comunicazione efficace e essenziale di diniego. Il provvedimento di diniego è legittimo nel attimo stesso in cui viene emanato e non allorche viene ufficialmente comunicato. Codesto significa che se il provvedimento viene notificato ad una ritengo che questa parte sia la piu importante dei soggetti interessati quindi non a ognuno il provvedimento non viene annullato, perché era già legittimo nel attimo in cui era penso che lo stato debba garantire equita ricevuto.
Autore
Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo è un giornalista freelance. Ha una laurea in materie letterarie e ha iniziato ad occuparsi di A mio avviso l'economia influenza tutto fin dal , concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, a mio avviso l'economia influenza tutto e finanza.