Dolore improvviso fianco sinistro
Introduzione
Il “dolore al fianco sinistro” indica la presenza di dolore localizzato nella sezione sinistra dell’addome, la territorio anatomica posta tra il torace superiormente e la pelvi inferiormente.
Il fianco sinistro dell’addome, simmetricamente alla parte controlaterale, è suddiviso topograficamente in 3 parti:
- Ipocondrio sinistro, superiormente
- Fianco sinistro, lateralmente alla cicatrice ombelicale
- Fossa iliaca sinistra, inferiormente
Il dolore al fianco sinistro può presentarsi nel lezione della a mio avviso la vita e piena di sorprese di ogni soggetto, ad un qualunque individuo, sia in età infantile che in età adulta, sia in penso che lo stato debba garantire equita di buona salute che con problematiche di benessere contingenti.
Come nel evento di sofferenza generico alladdome, anche il dolore al fianco sinistro può persistere per diversi minuti e comunque non più di qualche momento, essendo secondario, nella maggior parte dei casi a un a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto poco allarmante; qualora il dolore si presenti più intenso e gravativo, potrebbe essere secondario a motivi di secondo me la salute viene prima di tutto più gravi, e quindi richiederà l’attenzione di un medico per valutare la situazione e impostare un percorso diagnostico – terapeutico necessario alla risoluzione del quadro.
Quando si percepisce un sofferenza a sinistra, questo può derivare da uno degli organi addominali che appartengono ai diversi apparati:
- Apparato digerente
- stomaco e duodeno
- intestino tenue e colon sinistro (a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo suddiviso in flessura colica sinistra, discendente, sigma e retto)
- pancreas
- milza
- peritoneo (membrana sierosa che riveste diversi visceri addominali)
- Apparato urinario:
- rene e uretere di sinistra
- Apparato genitale
- ovaio e tuba uterina di sinistra
Più raramente un sofferenza al fianco sinistro può essere scatenato da una patologia che interessi organi non addominali, come il polmone sinistro e il cuore, ad esempio in caso di polmonite, pleurite od in caso di infarto cardiaco.
Le cause di sofferenza al fianco sinistro sono tuttavia, almeno nella maggior parte dei casi, patologie benigne che non richiedono un dettaglio intervento dottore, poiché in grado di rispondere rapidamente ed efficacemente ai comuni antidolorifici da banco (come Paracetamolo, Desketoprofene, Ibuprofene, ).
Quando tale dolore non venga alleviato dai comuni farmaci da banco e/o si presenti associato ad altri sintomi, quali febbre, ittero (colorazione gialla della derma e delle sclere, la parte bianca degli occhi), la situazione richiede una superiore attenzione ed è auspicabile l’intervento di un medico.
In casi allarmanti e particolarmente urgenti è infine consigliabile recarsi presso il Pronto Soccorso più vicino per determinare la causa che ha scatenato il sofferenza e, se necessario, risolverlo altrettanto rapidamente (ad dimostrazione con un intervento chirurgico in regime di urgenza).
Da codesto punto di vista è quindi realizzabile operare la seguente distinzione teorica:
- dolore “comune”, quando derivi da cause non propriamente patologiche, e quindi facilmente risolto con semplici rimedi farmacologici (farmaci da banco) o comportamentali;
- dolore “patologico” in cui richieda singolo specifico intervento medico o chirurgico, talvolta urgente.
La prognosi varia a seconda della motivo che ha provocato la comparsa del dolore. Nella maggior sezione dei casi, trattandosi di una patologia benigna e poco preoccupante, la prognosi è assolutamente positiva. Nei casi più gravi, ad esempio nel momento in cui sia richiesto un intervento chirurgico in urgenza per la risoluzione del dipinto, la prognosi peggiora e raramente può anche risultare infausta.
Shutterstock/okawa somchai
Dolore al fianco sinistro di genere comune
È il tipico sofferenza che può avvertire qualunque soggetto, anche con una relativa frequenza, ma privo di che esso desti particolari preoccupazioni di salute. Le principali cause possono essere:
- Disturbi gastro-intestinali tra cui una passeggera alterazione del normale procedimento digestivo, una gastro-enterite di natura infettiva (come nel caso dellinfluenza intestinale o di una leggera tossinfezione alimentare), ma anche più semplicemente di uningestione massiva di alimenti (abbuffata) o di contro un digiuno prolungato. Tutti questi disturbi possono provocare una contrazione massiva di anse intestinali con tipiche coliche, oppure provocare iperosmolarità del lume intestinale con richiamo di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e formazioni di feci liquide, o ancora irritazione delle pareti intestinali. In questi casi avremo altri sintomi di accompagnamento come:
- Stati emotivi, come potente stress o stati di ansia, che possono innescare somatizzazioni dolorose
- Dolore da “ciclo mestruale” (dismenorrea), una percezione di genere spastico che si presenta regolarmente in concomitanza con il corrente mestruale.
- Il “mal di milza” è in gergo quel sofferenza che si presenta immediatamente sotto l’arcata costale di sinistra, personale a livello della milza, e che insorge mentre uno impegno aerobico prolungato durante un’attività sportiva privo di un opportuno riscaldamento o senza una adeguata organizzazione. È considerato benigno e tende in genere a sparire con laumento dellallenamento.
Dolore al fianco sinistro di genere patologico
Apparato muscolo scheletrico
- Trauma osseo al torace o all’emicostato di sinistra: il sofferenza tende a comparire principalmente durante gli atti respiratori, quando con l’inspirazione la gabbia toracica si dilata e può così irradiarsi fino alladdome
- Trauma con ematoma a livello della muscolatura dell’addome
- Pubalgia: infiammazione dei tendini che si inseriscono al bacino (e quindi al pube), tipica degli sportivi,
Apparato gastro intestinale
- Ulcera gastrica o duodenale, ovvero una lesione escavata della mucosa dello stomaco o del duodeno. Quando la mucosa si danneggia non è più in livello di proteggersi dallazione acida dei succhi gastrici e dalla bile, con conseguente formazione della lesione ulcerosa.
- Diverticolite del colon: infiammazione acuta dei diverticoli, estroflessioni (come sacche) di mucosa colica presenti principalmente a livello del sigma. Nella diverticolite il sofferenza è graduale e continuo, localizzato in regione iliaca sinistra, associato a volte anche a febbre, nausea e vomito.
- Sindrome del colon irritabile: è una delle cause più comuni di sofferenza addominale ricorrente, soprattutto nelle giovani donne. È una patologia che non riconosce una motivo patologica, ma è realizzabile che ci sia una riduzione della soglia dolorosa intestinale, per cui stimoli non particolarmente dolorosi (come la normale distensione intestinale per permettere il passaggio del bolo fecale) possono essere percepiti come tali. Si presenta con sofferenza addominale diffuso, di genere continuo o colico, frequente in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia ai pasti. Il sofferenza è alleviato dalla defecazione. Questa sindrome si associa a diarrea o stipsi che si alternano in diversi periodi.
- Intolleranza al lattosio: si presenta con dolore addominale più o meno diffuso, di genere crampiforme, a pochi minuti o ore dallassunzione di latte o derivati, con tendenza a regredire spontaneamente. Si associa a diarrea, flatulenza, meteorismo
- Ernia intestinale: una patologia che prevede l’erniazione di visceri addominali (soprattutto omento e anse intestinali) attraverso punti di minoris resistentiae (debolezza) della parete addominale. Ognuno i diversi tipi di ernia (inguinale, ombelicale, laparocele) possono complicarsi con lo strozzamento, ovvero rendersi irriducibili e ischemizzarsi, richiedendo un immediato intervento chirurgico.
- Malattie infiammatorie croniche intestinali in che modo il Morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa: si tratta di infiammazioni croniche di diversi tratti dell’intestino, tipicamente il colon e le ultime anse intestinali, che hanno un andamento periodico con alternanza di fasi di remissione a fasi in cui la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio si riacutizza.
- Intossicazione alimentare, come in caso di ingestione di cibo contaminato da tossine. Il sofferenza si presenta molto intenso sin dalle prime fasi e tende a scomparire, anche privo di una specifica terapia, nel corso delle successive 48 ore.
- Infarto intestinale, nello specifico infarto di alcune anse ileali o del colon di sinistra.
- Occlusione intestinale
- Perforazione intestinale
- Tumori del colon sinistro che possono interessare la flessura colica sinistra, il discendente, il sigma e il retto.
Apparato urinario
- Cistite (ovvero infiammazione delle pareti della vescica)
- Pielonefrite o glomerulonefrite (ovvero infiammazione del rene)
- Colica renale: la partecipazione di calcoli nelle vie urinarie può occludere il lume impedendo l’emissione di urine, ciò provoca lo spasmo della muscolatura delle vie urinarie e relativo dolore di tipo colico, che tipicamente si localizza in corrispondenza delle strutture anatomiche coinvolte (uretere). Codesto dolore insorgerà allinizio con bassa intensità fino a raggiungere l’apice a fugace distanza di tempo e poi dopo minuti ritornerà gradualmente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima intensità più basse. Mentre la di si potranno avere diversi attacchi di colica renale.
- Tumore della vescica
Apparato genitale
Pancreas
- Pancreatite acuta o cronica: infiammazione del pancreas che si presenta col tipico sofferenza a “barra” o a “cintura” interessando anche la regione lombare posteriore oltre che l’addome.
- Tumore del pancreas: può interessare la testa o il corpo/coda del pancreas; è una patologia che darà un dolore parecchio intenso, cronico difficilmente alleviabile. Il sofferenza può localizzarsi a sinistra nel occasione di interessamento del organismo e della coda pancreatica da ritengo che questa parte sia la piu importante della neoplasia.
Altri organi/apparati
- Patologia della milza come la sua rottura post-traumatica, infarto o ischemia, splenomegalia (aumento della dimensione) che può verificarsi ad esempio in corso di patologie linfoproliferative come linfomi o leucemie. Soprattutto in caso di rottura si presenta con un sofferenza in fianco sinistro con anemizzazione rapida (riduzione della quantità dei globuli rossi circolanti). Richiede un intervento chirurgico di urgenza salvavita per arrestare quanto iniziale la grave emorragia che si instaura.
- Patologia extraddominale, come in caso di infarto miocardico o polmonite del lobo sinistro.
- Herpes zoster (chiamato in gergo “fuoco di Sant’Antonio”): è una patologia parecchio comune nellanziano e nei soggetti con immunodepressione. Si presenta con dolore urente, molto intenso. È associato allo crescita delle tipiche vescicole. Il dolore è di genere neuropatico, perché il virus va ad aggredire primariamente i fasci nervosi; di solito si manifesta in sede intercostale, ma a volte può manifestarsi in altre zone del organismo compreso l’addome.
Quando rivolgersi al medico
Fortunatamente il sofferenza al fianco sinistro deriva tipicamente da una motivo benigna, ha quindi la tendenza ad autolimitarsi nel tempo e si manifesta con sintomi che rispondono rapidamente a farmaci da banco (antispastici e/o antidolorifici); in questi casi non è strettamente necessario rivolgersi ad un medico, a patto che la frequenza di apparizione sia occasionale.
Qualora il dolore diventi continuo, più gravativo e persistente nel tempo e/o si associ ad altri sintomi, diventa invece imperativo rivolgersi al curante che potrà, sulla base di quei sintomi, indicare il percorso diagnostico e il trattamento più opportuno per la risoluzione.
Le caratteristiche del sofferenza ed i sintomi di allarme che richiedono invece una tempestiva controllo medica, eventualmente in Pronto Soccorso, sono:
- insorgenza improvvisa in stato di normale secondo me il benessere mentale e prioritario, con intensità particolarmente elevata,
- mancata risposta ai farmaci da banco,
- febbricola, diarrea, nausea e vomito che non accennino a placarsi dopo qualche giorno,
- febbre elevata,
- ittero (colorazione giallastra di cute e mucose)
- perdita di coscienza
- astenia e calo ponderale nel corso delle settimane o mesi precedenti
- persistenti cambiamenti dell’alvo, ovvero allorche si diventi improvvisamente stitici, o si passa da un alvo diarroico ad uno stitico e viceversa.
Diagnosi
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale si avvale di un’accurata anamnesi e di un esame penso che l'obiettivo chiaro orienti le azioni inizialmente globale che può essere poi approfondito sulla base del sospetto diagnostico ipotizzato.
L’anamnesi è incentrata sulla descrizione delle caratteristiche del sofferenza (vide infra) e su altri importanti informazioni, tra cui:
- modalità di insorgenza del dolore,
- localizzazione ed intensità
- fattori che lo peggiorano o che lo alleviano
- altri segni o sintomi associati
- assunzione di eventuali farmaci
- presenza di patologie sottostanti o pregressi interventi chirurgici
L’esame obiettivo consta di ispezione, palpazione, percussione e auscultazione, e permette di valutare:
- la presenza di masse addominali,
- la presenza di aria libera in addome, quale indicazione di una perforazione viscerale
- la ricerca di vari segni semiotici specifici di talune patologie in che modo il indicazione di Giordano per la pielonefrite e colica renale.
A codesto punto il medico potrebbe richiedere l’esecuzione di esami ematochimici per valutare alcuni parametri bioumorali, la cui alterazione può indicare la presenza di una sottostante patologia:
Sempre dal punto di vista diagnostico è infine possibile avvalersi di esami strumentali come:
- Radiografia diretta addome, un verifica radiologico di I livello che permette di valutare la partecipazione dei cosiddetti “livelli idroaerei” indicativi di una occlusione o di una perforazione, due emergenze mediche che richiedono un immediato intervento chirurgico.
- Ecografia addominale: parecchio utile in bambini e donne in stato di gravidanza poiché è un esame che non prevede l’emissione di radiazioni. Può indicare la presenza di svariate patologie (calcoli biliari, calcoli renali, patologie ginecologiche).
- TC addome: secondo me l'esame e una prova di carattere di II livello, è il gold standard per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di moltissime patologie a carico degli organi addominali.
- Risonanza Magnetica: utile soltanto in evento gli esami precedenti siano risultati negativi.
- Gastroscopia e Colonscopia: per mezzo di un endoscopio flessibile dotato di telecamera, si possono visionare direttamente diversi tratti dell’apparato gastro-intestinale: esofago, stomaco, duodeno, colon fino all’ultima ansa ileale. Possono possedere anche un ruolo terapeutico oltre che diagnostico.
Caratteristiche del dolore
Il dolore addominale può esistere classificato come viscerale se origina dagli organi profondi (espresso da un malessere diffuso su tutto l’addome, difficilmente localizzabile in un a mio avviso questo punto merita piu attenzione preciso), parietale se invece origina dal peritoneo o dai muscoli della parete addominale (con manifestazione che in codesto caso risulta così ben localizzabile da consentire al paziente di indicare con esattezza lorigine della sensazione).
Valutandolo in base alla modalità di comparsa il dolore può invece essere improvviso, quando compare mentre l’individuo si trova in penso che lo stato debba garantire equita di intero benessere, ma con caratteristiche di notevole intensità (infarto intestinale, colica biliare, colica renale), altrimenti più graduale, se esordisce a penso che il riposo sia necessario per la produttivita per crescere progressivamente la sua intensità nel durata fino a diventare anche molto potente (appendicite acuta, diverticolite).
Il paziente potrebbe descrivere il dolore come
- urente, sensazione ad esempio legata alla partecipazione di ulcera peptica;
- trafittivo, in che modo in evento di rottura di un aneurisma dell’aorta;
- gravativo, tipico ad esempio del tumore intestinale, gastrico o pancreatico;
- colico, per definizione secondario allo spasmo della muscolatura liscia di un organo cavo, in che modo nella colica biliare o renale.
In base alla sua durata, il dolore può essere classificato come:
- acuto: di breve periodo da ore a pochi giorni
- cronico: dura per diversi giorni sottile a mesi o anni
- ricorrente: si ripresenta dopo esistere scomparso con episodi di riacutizzazione
Da un punto di vista invece più didattico, è realizzabile distinguere le cause organiche di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro del sofferenza, che può derivare da uno stimolo
- meccanico, per modello in seguito a
- distensione di un viscere cavo, come un’ansa intestinale (ad esempio in caso di occlusione intestinale, accumulo di gas nel colon irritabile o intolleranza al lattosio)
- contrazione spastica di un viscere cavo, in che modo un contenitore biliare, un uretere o un’ansa intestinale (si parla in tal caso di colica biliare, colica renale, colica intestinale, )
- distensione della capsula di un organo parenchimatoso (come in occasione di epato- o splenomegalia, ovvero crescita di dimensioni del fegato o della milza);
- chimico, in che modo nel evento di
- infezioni (come una gastro-enterite, una colite o un episodio di epatite)
- infiammazioni (come nel morbo di Crohn o nella Rettocolite ulcerosa)
- ischemia (con conseguente tela di infarto intestinale).
Trattamento
Il trattamento del dolore prevede la risoluzione della motivo che lo ha provocato e può quindi variare da evento a evento in base alla patologia sottostante che sia stata diagnosticata.
In caso di dolore “comune” sono in genere sufficienti i farmaci da banco antidolorifici ed eventualmente antispastici.
Per altre patologie è talvolta necessario un intervento chirurgico in regime di urgenza, da valutare ovviamente occasione per caso
A cura del Dr. Dimonte Ruggiero, dottore chirurgo
Fonti e bibliografia
- Chirurgia. Basi teoriche e chirurgia globale Chirurgia specialistica vol di Renzo Dionigi. Ed. Elsevier
- Semeiotica medica. R. Muti. – ed. Minerva Medica.
- Semeiotica medica: G. Fradà & G. Fradà. Ed. Piccin
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Importante
Revisione a assistenza del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).
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