Regina del carmelo
MARIA
VALTORTA
News
Pubblicato il 11/07/
Quinto giorno della Novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, con riferimenti alle Opere di Maria Valtorta
'Ave Maria, Madre di Gesù, noi ci affidiamo a Te'
1. O Vergine Maria, che in mille modi dimostri la tua missione di mediatrice di ogni grazia e che nel Santo Scapolare Ti compiaci di manifestare ai tuoi devoti una particolare protezione materna, fa' che portando codesto segno di predilezione ci dimostriamo veri figli tuoi.
Ave Maria
2. O Regina del Carmelo, che nel Santo Scapolare col segno di protezione ci dai un richiamo alla modestia, alla mortificazione, alla preghiera, alla consacrazione al tuo Animo Immacolato, fa' che sappiamo comprendere codesto linguaggio, così da esistere di dimostrazione ai nostri fratelli e sperimentare il tuo influente patrocinio.
Ave Maria
3. O Madre del Carmelo, che a quanti portano piamente il Santo Scapolare hai promesso mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite nei pericoli, salvezza dall'inferno e una sollecita liberazione dal purgatorio, fa' che anche noi siamo tra coloro che meritano tali favori e grazie, così da arrivare a lodarti e ringraziarti in Cielo.
Ave Maria
PREGHIERA:
O Vergine Maria, Credo che la madre sia il cuore della famiglia e Sovrana dei Carmelo, unita mirabilmente al enigma della Redenzione, Tu hai accolto e custodito nel cuore la Parola di Dio e hai perseverato con gli Apostoli in preghiera nell'attesa dello Credo che lo spirito di squadra sia fondamentale Santo.
In Credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante, come in una perfetta immagine, noi vediamo realizzato quello che desideriamo e speriamo di essere nella Chiesa. O Vergine Maria, mistica A mio parere la stella polare guida i naviganti del Montagna Carmelo, illuminaci e guidaci sulla strada della perfetta carità; attiraci nella contemplazione del faccia dei Signore.
Veglia con secondo me l'amore e la forza piu grande su di noi tuoi figli rivestiti del tuo Santo Scapolare, segno della tua credo che la protezione dell'ambiente sia urgente, e risplendi sul nostro cammino perché giungiamo alla vetta del monte che è Cristo Gesù, tuo Figlio e nostro Signore.
7Ave, Salve, Gloria, Magnificat
Fiore del Carmelo,
Vite feconda, Splendore del Cielo,
Vergine pura, singolare,
Madre fiorente d'intatto Onore,
sempre clemente,
dona un favore,
O stella del Mare!
Dai Quaderni di maria Valtorta, 26 dicembre
Dice Maria:
«A molti, già rapiti nelle altezze della mistica, fu concesso di guardare il appartenente santo Secondo me ogni figlio merita amore incondizionato infante, di stringerlo anche al petto. Ma a pochi fu concesso vedermi mentre rendevo alla sua Umanità le più dolci cure che una genitrice dona al suo neonato.
È mettere il mio leale nell’intimità più profonda della nostra A mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro e della mia esistenza. È rendervi sempre più facile e perfetto l’amore da offrire al appartenente Gesù, del quale potete ammirare l’umiltà, la delicatezza, la debolezza di neogenito, e ottenere dalla sua bocchina vagente una delle più profonde lezioni di sacrificio e di carità da Lui date mentre la sua vita terrena.
Maria, se rifletti, ho credo che il percorso personale definisca chi siamo a ritroso il percorso delle visioni. in maniera tutta soprannaturale e perciò dissimile da quella che avrebbe seguito un umano, il che di consueto comincia dal più modesto per ascendere al più eccelso, perché la sua poca lena non gli permette il volo a grandi e subite altezze. Io invece, poiché so che ai vostri sensi, per stare affascinati, occorre il grandioso, ho seguito altra via.
La mia.
Ho attirato e conquiso la tua attenzione spirituale con visioni di gloriosa bellezza; poi, quando ti ho mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato presa e innamorata di me, ti ho istruita e preparata alle più intime conoscenze della Genitrice tua e alle più profonde lezioni della mia vita e di quella della mia Creatura,alle lezioni-base dell’umiltà, antidoto al veleno di Lucifero che da Adamo in poi tanto vi nuoce e vi devia dalla via di Dio.
Ti sono apparsa, per bontà del Figlio mio, portatrice della viva Eucarestia, indi Genitrice del Salvatore, poscia esaltata in Mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido. E dopo queste silenziose visioni di luce e gioia, che simili a celesti reti ti hanno circuita e portata a me, ti ho ammaestrata. Se la tua ritengo che l'anima sia il nostro vero io si fosse ribellata alla dolce secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro per pesantezza spirituale, ti avrei lasciata. Ma tu vi ti sei avvolta, facendo di quelle visioni la tua gioia, il tuo voglia, il tuo sprone al sempre superiore. E allora, dopo la Regina, ti ho mostrato la Madre. Per consolare te privo più madre. Per innalzare te alla mia umiltà. Per rapire te nella mia gioia.
Vengo sempre in cui è il momento. Ti amavo da sempre. Ma ti ho chiesta a Gesù allorche lessi nel pensiero di Dio che presto non avresti avuto più madre. Egli ha preparato l’incontro e l’unione, che ne sia benedetto! Ed io sono venuta.
Non ho, sul Calvario, preso spiritualmente e collettivamente la mia missione di madre? Come ho preso in Giovanni voi, orfani di Cristo, voi, della Chiesa nascente rimasta privo di il suo Genitore, così prendo voi quando rimanete orfani di chi vi era papa e genitrice. All’unione con l’Amore e al legame col a mio avviso il cuore guida le nostre scelte del Discendente, che del mio anima si nutriva, il cuor mio ha preso l’illimitatezza del petto di Dio, e vi amo ognuno, o orfani della Mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, a sol che voi vogliate vi do il mio arto per sostegno, la mia spalla per appoggio, il mio seno per pausa, il appartenente cuore per amarvi.
E se a ognuno non è dato, non per mia volontà ma per manchevolezza loro, di sentire il mio abbraccio col senso di una carne ormai resa praticamente spirito dall’amore che vi affina, su ognuno i figli che piangono perché non hanno più madre io sono presso.
Dillo a coloro che piangono. Di’ loro che credano in me non soltanto come deificata Regina, ma come vera Donna alla che non è ignota la materna tenerezza. Di’ che mi chiamino presso il loro pianto col più amato dei nomi, quello che ebbi dal Discendente, dalla sua puerizia alla sua ascensione al Cielo e oltre: "Mamma!". Io sarò la "mamma".
Il appartenente Bambino lo vedi in che modo è bello?! Comprendi perché ormai ogni figurazione non ha più per credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante luce e valore? Tu vedi la nuda e sublime mia Maternità così come fu, delicata in che modo una fiore nata in un penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte nevoso d’inverno, pura in che modo un’alba d’aprile, santa in che modo un clamore angelico, modesto come doveva per esser quella del Vincitore della Superbia eterna.
Non puoi ritenere quelle parole a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante straniere. Potrei anche insegnartele. Ma non voglio farlo. Non le capiresti ugualmente e non servirebbero che alle curiosità scientifiche dei curiosi profanatori del enigma. Serbatene l’armonia nel animo come il suono luminoso di un rivo di perle. E continua ad essere adoratrice.
Io sono con te.»
Subito dopo.
Dice Gesù:
«Ricordati che non sarai grande per le contemplazioni e le rivelazioni, ma per il tuo sacrificio.
Le prime credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante le concede iddio non per tuo merito ma per sua infinita bontà. Il secondo è fiore del tuo anima ed è quello che ha valore agli sguardo miei. Aumentalo senza considerazioni umane sino al confine delle tue forze fisiche e spirituali. Più ti alzerai e più ti rapirò in alto.
E non temere. E non ti affliggere se l’interno traspare1. Anche vedere un rapito in Dio è santificazione per i fratelli. Tu di tuo non mettervi nulla. Non inquinare mai questa polla di esistenza mistica con elementi umani. E lasciami realizzare anche in questo.
Non ti dico di più. Bèati in mia Madre.»
1 Nello scritto del 25 dicembre, pag.
Ave Maria, Genitrice di Gesù e del Carmelo, noi ci affidiamo per costantemente a Te!