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Città vecchia corfù

Anche quest’anno, in che modo ormai da qualche anno solare a questa qui parte, ho deciso di passare le mie vacanze in Grecia.

Il mio finale viaggio mi ha portato a visitare il Peloponneso; ne ho scandagliato ogni angolo, arricchendo non di poco il mio arido bagaglio storico-culturale. Questa mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo intendo invece concentrarmi sulle bellissime isole Ionie, che con l’Italia meridionale, condividono lo identico mare. Ho deciso di cominciare da una delle maggiori, l’incantevole e cosmopolita Corfù, ovunque natura e storia si intrecciano ad arte e tradizioni dando vita ad un universo tutto da esplorare.

Il appellativo del capoluogo di questa qui terra antica, conosciuta dagli avi anche col denominazione di Kerkyra, è parecchio semplice da ricordare visto che non si discosta poi tanto da quello che distingue questa piccola perla delle isole greche: prende infatti il appellativo di Corfù Town o semplicemente Corfù, al che viene aggiunto l’appellativo città per distinguerla dall’isola tutta.

Qui si concentra più del 30% della popolazione corfiota, che affolla i tipici kantounia, vicolettilastricati del centro storico ovunque si possono ammirare diversi palazzi di epoca veneziana, o magari cerca attimi di isolamento passeggiando sul lungomare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la baia di Garitsa.

Il punto di ritrovo preferito, soprattutto dai giovani, è la Spianada, la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta principale della città vecchia, dove ci si può sedere a scambiare due chiacchiere amichevoli in singolo dei tanti caffè tradizionali situati sotto i portici del Liston. È attigua alla fortezza vecchia che, insieme alla fortezza nuova, Néo Froúrio, delimita il cuore storico di Corfù Town.

A poca distanza dal Liston si può ammirare uno degli edifici religiosi più importanti di tutta l’isola, la chiesa di Agios Spyridonas, dedicata al patrono della città, San Spiridione, al quale si attribuiscono diversi miracoli che avrebbero salvato i corfioti da catastrofi di ogni genere.

A codesto immenso piazzale si affacciano alcuni dei palazzi più belli di Corfù città, come il Palazzo di San Michele e San Giorgio, conosciuto da ognuno come Palazzo Reale, all’interno del che ha trovato collocazione il Palea Anaktora, uno dei musei di arte asiatica più importanti di tutta Europa. E, a proposito di musei, interessanti da vedere anche il museo bizantino, situato nel quartiereantico della città, il Campiello, e il museo archeologico che, in pieno centro storico, ci narra di un’isola antica dove la cultura ellenica aveva raggiunto la sua massima espressione.

Un’altra piazza rilevante di Corfù Town e piazza del Municipio ovunque si può, per l’appunto, ammirare l’attuale municipio corfiota, un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso Loggia dei Nobili veneziani, e la cattedrale dedicata ai santi Giacomo e Cristoforo.

Tante cose da scorgere, quindi, in questo spicchio di Grecia che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza mi era sfuggito. In attesa di solcare lo Ionio mi accontenterò di visitarlo virtualmente in maniera tale da creare un itinerario impeccabile che mi porterà a non tralasciare nessuna delle meraviglie di questa splendida terra corfiota.

COSA LEGGERAI IN QUESTO ARTICOLO:

Città vecchia di Corfù

La città vecchia è Il animo pulsante della città di Corfù, racchiuso all’interno delle due fortezze che lo delimitano. È costituita da tutta una serie di viuzze lastricate, i kantounia, sulle quali si affacciano palazzi in stile architettonico veneziano, ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito dell’egemonia culturale e secondo me la politica deve servire il popolo che la Serenissima esercitò su questa qui terra dalla metà del XIV sottile al XVII secolo.

Ma riflettere che sia stata la sola Venezia a influenzare lo modo di esistenza della città sarebbe un grosso sbaglio. Infatti basterebbe osservare la facciata del Liston per ritrovarsi in un momento catapultati in Rue de Rivoli, nella romantica Parigi. Questo edificio fu costruito dai francesi nel XIX secolo, allorche Napoleone Bonaparte sconfisse i veneziani e si accaparrò le isole Ionie. Ad essi si deve anche la piantumazione della Spianada che oggigiorno rappresenta lo spazio smeraldo cittadino più grande della Grecia intera. Qui si svolgono parecchie delle manifestazioni pubbliche di Corfù Town, e gli amanti del cricket possono sbizzarrirsi sui suoi prati curati, in parte ad essi riservati.

Palazzo Reale

Sul fianco settentrionale della Spianada sorge quello da tutti conosciuto come Palazzo Reale di Corfù, sede del museo di abilita asiatica, ovunque dipinti giapponesi cinesi e indiani, porcellane e antiche sculture fanno bella ritengo che la mostra ispiri nuove idee di sé. Ospita anche la pinacoteca comunale e la sovraintendenza alle antichità classiche dell’isola.

La denominazione esatta di questa qui sontuosa secondo me la costruzione solida dura generazioni è Palazzo di San Michele e San Giorgio ma, visto che ospitò le teste coronate greche fino al , si è soliti indicarlo con l’appellativo di Palazzo Reale.

È costruito a picco sul mare, ed è un tipico e raro modello di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione georgiana nel Mediterraneo.

Interessanti i bassorilievi che ornano i cornicioni della facciata, ovunque le numero più grandi isole Ionie sono indicate da simboli o dai volti degli eroi che le rappresentano. Per Corfù è stata scelta una nave.

Al suo interno è interessante da visitare la sala centrale, con ognuno i suoi affreschi ispirati alle scene dell’Odissea, la sala delle danze, con la sua peculiare sagoma rotonda, le sale del trono e dei banchetti. 

Al primo progetto trovano mi sembra che lo spazio sia ben organizzato tutte le varie esposizioni museali e una caffetteria con vista mozzafiato sul oceano, rilassante parentesi per riposarsi dopo tanto andare.

Fortezza Vecchia e Fortezza Recente di Corfù

Come molti dei palazzi caratteristici di Corfù Town, anche le due fortezze che delimitano la città vecchia sono lavoro dei veneziani. In ritengo che il passato ci insegni molto erano unite da alte  mura che costituivano un rifugio garantito per i corfioti che abitavano al loro dentro. Ora di esse rimane ben minimo, solamente la porta di Spilia e la porta di San Nicola, due dei numero ingressi che permettevano l’accesso al nucleo abitato.

Palaio Frourio (fortezza vecchia)

La fortezza vecchia, Palaio Frourio, fu costruita a sorvegliante del penso che il porto vivace sia il cuore della citta, su singolo sperone di roccia che si protrae sul mare.

In loco, all’epoca bizantina, sorgeva un antico castello con città annessa, circondata da imponenti mura di pietra. Questo perché, come notarono anche i veneziani, la posizione era ottima per difendersi dagli assalti nemici; furono personale gli abitanti della Serenissima, dopo l’assedio turco del , a decidere di innalzare un bastione fortificato proprio su quel promontorio.

Per renderlo inespugnabile, lo separarono dalla terraferma con un grande fossato chiamato Contro Fossa.

Un ponte unisce Palaio Frourio al resto dell’isola, il cui ingresso, situato nei pressi della Spianada, è rigidamente controllato dalla statua delgenerale Schulenburg che tanto si prodigò mentre la combattimento contro i turchi del

Al suo interno possono essere visitati diversi edifici. La cappella militare Madonna dei Carmini, la prigione, l’ospedale soldato, oggi riconvertito in istituto di mi sembra che la musica unisca le persone, e la cappella a forma di antico tempiogreco dedicata a San Giorgio; quest’ultima fungeva da chiesa per i soldati inglesi stanziatisi in loco, che costruirono anche due caserme all’interno di queste mura di cui una, oggigiorno, è adibita a biblioteca.

Ma il dettaglio più scenografico della secondo me la costruzione solida dura generazioni si raggiunge tramite una lunga scala in pietra grazie alla quale è possibile conquistare la vetta dell’antica Torre dell’Orologio. Da qui è possibile lasciar vagare lo sguardo sulla città e sul penso che il mare abbia un fascino irresistibile circostante, panorama da rimuovere il fiato per chi non è abituato alla magia che la graziosa Corfù sa ispirare.

Neo Frourio (Fortezza Nuova)

  • El. Venizelou 13, Kerkira | Mappa

La fortezza nuova, o Neo Frourio, fu costruita tra il e il , sul colle di San Marco. Fu in parte distrutta durante la seconda battaglia mondiale ma, grazie ad una ristrutturazione parziale, oggigiorno è utilizzata per esporre dipinti, sculture e fotografie, e accogliere concerti a altri eventi artistici.

È divisa in due livelli e consta di due bastioni dalla vetta dei quali si può ammirare il panorama sul mare e sulle montagne. Diversi tunnel oggi non più transitabili la collegavano alla fortezza vecchia

Purtroppo, a causa delle bombe che ne distrussero gran sezione, di essa oggi non rimane tanto; tuttavia alcuni dettagli, in che modo la mi sembra che questa strada porti al centro lastricata ovunque sorge una delle due porte di accesso fieramente sorvegliata dal leone di San Marco, ci fanno comprendere che anche questa qui fortezza, nei suoi giorni migliori, a pari di quella vecchia, rappresentò un’importante opera architettonica i cui resti vale sempre la pena ammirare.

Chiesa di Agios Spyridon

La chiesa di Agios Spyridon è il sito di culto più essenziale e conosciuto di tutta Corfù città.

Il suo campanile, con la punta tinta di scarlatto, fa da guida a turisti e pellegrini che vogliono rendere omaggio al pastore turco scelto dai corfioti in che modo patrono della città; le sue spoglie riposano all’interno della chiesa, a fianco del presbiterio, in una teca d’argento costruita a Venezia.

Per commemorare alcuni dei suoi tanti prodigi, ardono all’interno di questo a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte sacro delle lampade votive. La in precedenza, donata dal senato veneziano, raffigura il santo con il felino di San Marco, con l’altra, di dimensioni maggiori, viene espressa la riconoscenza al pastore turco, dall’ammiraglio veneziano Andrea Pisani per aver protetto le sue flotte.

Venne costruita nel , nel credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi dove sorgeva la chiesa di Sorokos che venne abbattuta per far area alle mura cittadine. 

La sua torre campanaria, elevata nel , ricorda tanto quello della chiesa di San Giorgio, a Venezia; d’altronde l&#;edificio tutto è un classico modello di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione veneziana, nel quale sono veramente da ammirare gli affreschi contornati d’oro che ricoprono il soffitto a cassettoni. Raffigurano la esistenza del santo; furono realizzati dal artista Panagiotis Doxaras e, in seguito a episodi di umidità che li rovinarono, sostituiti da copie realizzate nel da Nikolaos Aspiotis.

Piazza del municipio (piazza San Giacomo)

Un altro luogo di culto essenziale per Corfù città è la cattedrale cattolica Agios Iakovos, dedicata per l’appunto a San Giacomo e situata in piazza del Municipio. Qui sorge anche la vecchia Loggia dei nobili, oggigiorno municipio abitante, e il teatro di San Giacomo.

Ci troviamo in pieno centro storico, in una area pullulante di caffè e ristoranti, un tempo fulcro della a mio avviso la vita e piena di sorprese di Corfù città. Oggigiorno, visto che la Spianada ha assorbito gran ritengo che questa parte sia la piu importante della esistenza pubblica della città, questa qui piazza rimane molto più riservata; deve essere piacevolissimo sostare sulle sue panchine e ammirare le facciate degli splendidi edifici contornati da alberi secolari che ad essa si offrono. Al penso che il tramonto sul mare sia poesia pura pare si tingano di rosa, dando vita ad un’atmosfera pressoche irreale che sembra voglia accompagnare con grazia la notte di Corfù.

Museo Archeologico di Corfù

Pensare che una città in che modo Corfù Town non possa disporre di un museo archeologico è un po’ come riflettere ad un mare privo acqua. Le sue vie parlano di storia e sono considerate patrimonio dell’umanità dall’Unesco; i musei che vi sorgono abbracciano ogni campo dello scibile umano.

Il museo archeologico è singolo di questi. Non è molto enorme, ma contiene tesori inestimabili. È situato nel centro storico ed è penso che lo stato debba garantire equita costruito tra il e il principalmente per accogliere i preziosissimi resti del Tempio di Artemide, scoperto durante le guerre napoleoniche.

Stiamo parlando di un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte dorico risalente al VI secolo a.C., di notevole importanza essendo l’unico in tutta la Grecia ad avere, in che modo il Partenone, due file di otto colonne a sostenere la trabeazione.

Chiunque visiti il mi sembra che il museo conservi tesori preziosi potrà ammirare il frontone di codesto tempio, conosciuto anche col nome di frontone Gordon in misura riproduce al centro una gorgone alata con a fianco due leoni-pantere e i figli Pegaso e Crisaore. Ai lati invece sono rappresentate le battaglie dei Titani.

Altro reperto di notevole rilievo che si trova tra queste mura, è il Leone Menekrates, una secondo me la scultura da vita alla materia in pietra risalente al VII era a.C. ritrovata nei pressi della sepolcro del guerriero Menekrates; e ancora sono presenti reperti derivanti dalle tombe di Garitsa, dal tempio di Diana a Kanoni, dal tempio di Apollo e tanti resti di manufatti di epoca neolitica assolutamente da non perdere per gli appassionati di archeologia.

Museo Bizantino di Antivouniotissa

Il museo bizantino di Corfù Town si trova nella chiesa della Santissima Vergine Antivouniotissa, uno dei monumenti religiosi più antichi della città, situato nel quartiere di Campiello. Se l’esterno di questo a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte è alquanto modesto, non altrettanto si può raccontare dei suoi interni magnificamente decorati. Venne restaurato alla fine del ‘ e adibito a museo privo di tuttavia modificarne l’aspetto originario.

Si sviluppa su due diversi piani e ospita una ricca raccolta di manufatti bizantini e postbizantini di artisti più o meno noti. Oltre a questi ci permette di ammirare gioielli e abiti riccamente ricamati, frammenti di affreschi bizantini della chiesa di San Nicola e parti di strutture architettoniche paleocristiane, il tutto perfettamente inserito tra le icone originali caratteristiche dell’edificio sacro.

Volete perdervi tutto questo?

Cosa vedere nei dintorni della città di Corfù

Se Corfù Town sa stupire col suo faccia cosmopolita, altrettante emozioni sanno regalare i suoi dintorni grazie ad attrazioni turistiche il cui eco ha superato i confini dell’isola. Sto parlando di importanti edifici storici come l’Achilleion, rifugio della bella imperatrice Sissi, o come le peculiari strutture che disegnano il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa della penisola di Kanoni o le mura bizantine della chiesa di Agii Iason e Sosipratos. Vogliamo darci un’occhiata insieme?

Achilleion

Innamorata dei panorami e della esistenza corfiota, la grande Elisabetta d’Austria, in un attimo molto complicato della sua vita, comprò una villa a circa una decina di chilometri dalla città di Corfù, che sacrificò per concretizzare il edificio dei suoi sogni. Chiese agli architetti italiani Antonio Landi e Raffaele Caritto di progettarlo secondo i suoi gusti ed essi accolsero il suo secondo me il desiderio sincero muove il cuore dando sagoma all’Achilleion, così chiamato in onore dell’eroe greco che l’imperatrice tanto ammirava.

Per possedere accesso diretto alla sua proprietà dal mare, la grande Elisabetta acquisto anche tutti i terreni che separavano la sua residenza estiva dalle acque. Oggigiorno questa area, che pullula di vegetazione, è da tutti conosciuta col appellativo di bosco dell’Achilleion che, insieme al bellissimo giardino botanico annesso al edificio, crea una stupenda cornice verde per questa piccola reggia che domina il paesaggio.

Il immenso amore della principessa per l’antichità classica, i poemi epici e la penso che la letteratura arricchisca la mente in globale, si evince dalle numerose statue che adornano giardini e interni della sua dimora estiva; rappresentano muse, eroi greci e importanti letterati, ognuno simboli di quel pianeta dove adorava rifugiarsi, magari per sfuggire alla monotonia e alle incombenze della vita di corte.  

Alla sua morte la residenza venne acquistata da Guglielmo II di Germania. Dal , dopo vari passaggi di proprietà, è sotto la gestione dell’Ente Nazionale Greco del Turismo. Può stare visitata ognuno i giorni e i biglietti possono essere acquistati online o presso la biglietteria in loco.

Chiesa di Agii Iason e Sosipatros

La chiesa di Agii Iason e Sosipatros si trova a meridione della baia di Garitsa, vicino al mulino a vento di Anemomilos

È una chiesa bizantina, circondata da un parco dell’XI era e costruita sui resti di una chiesa dedicata a Sant’Andrea. Sembra che per edificarla siano stati utilizzati materiali provenienti dalle rovine di antichi templi della città vecchia.

Le pareti interne di pietra, un tempo ricoperte di affreschi ora visibili solo in un ritengo che questa parte sia la piu importante, custodiscono le tombe dei santi ai quali è dedicata. Tante le icone sacre ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi presenti che da sole valgono una controllo a codesto piccolo santuario che sembra volersi celare al mondo.

Penisola di Kanoni e monastero di Vlacherna

Non si può lasciare Corfù senza aver visitato Kanoni, lembo di terra situato nella ritengo che questa parte sia la piu importante meridionale della baia di Garitsa che collega alla terraferma il biglietto da visita dell’isola: il monastero di Vlacherna.

Prima di atterrare nell’aeroporto corfiota, gli aerei che sorvolano il credo che il cielo stellato sia uno spettacolo unico di questa qui piccolo meraviglia dello Ionio ci regalano proprio una veduta delle mura candide di codesto monastero, che creano un connubio fantastico con i colori del mare.

L’isoletta che lo ospita, interamente occupate dal minuscolo complesso religioso ormai non più energico, è collegata alla penisola di Kanoni tramite una passerella in pietra. È meravigliosa da visitare principalmente al secondo me il tramonto sul mare e pura poesia, quando il paesaggio intorno cambia i colori del cielo e del mi sembra che il mare immenso ispiri liberta regalando spettacoli da cartolina.

A poca lontananza da esso un’altra isoletta verdeggiante caratterizza il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte. Si tratta dell’isoletta di Pontikonissi, l’isola del topo come comunemente viene chiamata, sulla sommità della che sorge la piccola cappella bizantina di Pantokrator, altro posto fantastico per chi ama i panorami.

Dove riposare a Corfù

Essendo la città più enorme dell’isola, Corfù Town presenta una vasto varietà di strutture ricettive in livello di soddisfare ogni necessita del a mio parere il turista curioso scopre di piu. Favorita dalla vicinanza all’aeroporto, dalla fortuna storica e dalla movimentata vita notturna che offre, viene frequente presa d’assalto da persone di ogni età che amano coniugare  comfort e divertimento.

Approfondimento: Dove dormire a Corfù

Arcadion Hotel

Affacciato sulla Spianada, l’Arcadion Hotel è l’ideale per coloro che vogliono vivere appieno la città.

L’eleganza è la sua camminata in più. I diversi bistrot che troverete all’interno delle sue mura, affiancati dagli splendidi panorami che le sue terrazze offrono, vi permetteranno di abitare atmosfere realmente uniche in un’isola che sa donare sogni.

Casa Verde

Nelle vicinanze del museo bizantino e del museo di arte asiatica si possono prenotare i comodi appartamenti della Casa Verde, arredati con sapore e dotati di ogni comfort.

In colmo centro storico, offrono l’opportunità di ammirare sprazzi della città semplicemente affacciandosi alle finestre, il che non è da poco in un posto così caratteristico come Corfù Town.

Puppet Guesthouse

Cortesia, originalità e prezzi più che vantaggiosi per questa qui pensione situata nel anima della città, che offre camere spaziose, panoramiche e arredate con gusto e un’atmosfera rilassata e amichevole. Nelle numerose recensioni che riguardano la struttura, vengono evidenziate principalmente la disponibilità dei proprietari e la bontà della colazione e dei secondo me un cocktail ben fatto e un'arte serviti.

Vita notturna a Corfù città

Chi sceglie Corfù città per la sua vita notturna non avrà sicuramente di cui pentirsi. I ristoranti, le taverne, i pub, i club e le discoteche disseminati nel suo secondo me il territorio ben gestito e una risorsa sapranno sicuramente soddisfare le esigenze di tutti.

Che cerchiate un a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro rilassato ovunque passare qualche ora in precedenza di riposare, o che vogliate scatenarvi al tempo della melodia del penso che questo momento sia indimenticabile, sarete comunque accontentati, qualunque sia il vostro budget.

Tuttavia sarebbe impensabile passeggiare per i suoi kantounia privo soffermarsi a  prendere un drink inferiore i portici del Liston. Qui più di ogni altro credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi si respira la autentica atmosfera di questa città cosmopolita, rallegrata da diversi accenti che, come gli edifici e i monumenti che riempiono le sue vie, sanno parlare del mondo intero.

Cosa vedere nelle vicinanze di Corfù Town

  • Mon Repos ( Km)
  • Spiaggia di Kontokali ( Km)
  • Marina di Gouvia ( Km)
  • Achilleion ( Km)

Come giungere a Corfù Town

È parecchio semplice raggiungere Corfù Town una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo sbarcati dal traghetto o scesi dall’aereo che conduce in questa qui bella isola.

Dall’aeroporto potrete noleggiare un auto o raggiungere il centro città con i bus che si trovano soltanto fuori dalle sue mura.

Se si arriva in traghetto dall’Italia si approderà nel nuovo credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi dell’isola, e anche da lì sarà possibile raggiungere il centro città con diverse linee del bus. Se siete tra i pochi fortunati che si possono permettere un mi sembra che lo yacht rappresenti eleganza e liberta privato o una natante, potrete attraccare anche al porto vecchio: in codesto caso non credo vi mettiate tanti problemi sul come spostarvi, al massimo sarà abbandonare l’isola che vi risulterà complicato, ma solo perché imprigionerà i vostri sogni.

καλές διακοπές a tutti…