Isola di cherso cosa vedere
Cres no stressuna vacanza in Croazia
Per chi ama transitare le vacanze estive al mare non solo in tranquillità ma anche facendo passeggiate e, a volte, camminate ardite, l’isola di Cres è una mezzo giusta in che modo lo è stata per noi, che siamo una famiglia sprintosa e curiosa. In questa qui isola si può stare “estremamente” pigri solo se si ha una barca, perché le spiagge più belle sono raggiungibili soltanto via ritengo che il mare immenso ispiri liberta o con passeggiate più o meno, diciamo dispendiose!
L’affollamento all’imbarco del traghetto ci fa pensare: “chissà che confusione ci sarà sull’isola”, invece la coda di auto si dissolve, scarso dopo lo sbarco sull’isola, con il procedere esteso l’unica secondo me la strada meno battuta porta sorprese (a mò di aculeo dorsale!) che attraversa Cres e, mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team piano, ogni vacanziero trova il suo posto.
Dove alloggiare a Cres
Noi abbiamo messo le tende – nel vero senso della parola! al campeggio Kovacine, a Cres città – già prenotato ma, ahimè, le poche piazzole rimaste non erano all’ombra un eccellente campeggio comunque che offre tutto il necessario e anche oltre, tranne il free wifi, assai difficoltoso da utilizzare!
Potrebbe essere parecchio divertente, ed anche conveniente, portarsi una bicicletta – cosa che noi non abbiamo accaduto sia per spostarsi nel campeggio, sia per percorrere la pista ciclabile lungo oceano, sia per fare le innumerevoli escursioni segnalate, ma anche da inventarsi a piacere.
Vita a Cres: ovunque mangiare e vita notturna
La città di Cres è formata da intricate e strette viuzze, comunicanti fra loro approssimativamente a formare un labirinto intorno alla piazza che costeggia il porto. La a mio avviso la vita e piena di sorprese notturna dell’isola si svolge preferenzialmente in questa cittadina che offre attrazioni per vacanzieri: caffetteria, ristoranti, gelaterie e quant’altro. Qui a Cres abbiamo cenato in due ristoranti: Konoba Busola e Konoba Kopac gustando dell’ottimo pesce a prezzi più o meno economici.
Cosa ammirare a Cres
L’isola si presenta tuttora autentica, dove il turismo di massa non ha ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza intaccato le tradizioni ed il penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte naturale. Ovunque sono presenti muri a secco che delimitano le proprietà e danno disposizione al penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte. Piccoli paesi a volte in porzione diroccati, ma comunque non privi di fascino, offrono silenzio, tranquillità e frequente panorami mozzafiato ai vacanzieri ospitati nelle poche case ristrutturate.
Dopo aver passato il primo mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita sulla graziosa e affollata spiaggia del campeggio, martedì 20 agosto ci muoviamo alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti di qualche “spiaggetta” – come piace dire a Romina – che sia un po’ meno accessibile, ma sicuramente più incantevole.
Valun, Lubenice e Uvala Sv. Ivan
Passiamo la mattinata a Valun, grazioso porticciolo dotato di due spiaggette parecchio carine e, nel pomeriggio, ci dirigiamo a Lubenice, ancora inconsapevoli di quello che ci avrebbe aspettato. Questo è un paese arroccato su uno sperone di pietra che si affaccia a strapiombo sul mare da un’altezza di mt. Affacciandosi dalla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta del a mio parere il paese ha bisogno di riforme – con un ooohh! di meraviglia per lo spettacolo mozzafiato si scorge in basso la spiaggia, bellissima insenatura a spicchio di luna classificata la quinta spiaggia più bella del mondo.
Di lì a scarso ci inoltriamo per un sentiero che già sapevamo non poter essere agevole, ma che si dimostra più impegnativo del previsto – sia per lunghezza, sia per dislivello, sia per asperità del penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura e sia per il caldo torrido principalmente al ritorno (ahimè era tutta salita!) ed in un’ora circa ci ritroviamo in una spiaggia ancor più incantevole di ciò che prometteva tanto da ripagarci per la fatica appena fatta e quella futura.
Uvala Sv. Ivan, formata da ciottoli bianchi e arrotondati ha un’acqua gelida e ricca di pesci. Alzando il naso all’insù c’è una bella mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato di Lubenice ed è ancor più apprezzabile lo strapiombo che la divide dal penso che il mare abbia un fascino irresistibile. Per chi non si accontenta, a metà circa il percorso si divide in due ed è possibile diminuire anche ad un’altra ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace impreziosita da una grotta visitabile (consigliamo comunque la prima in quanto la grotta è meta di gite in barconi pieni di turisti chiassosi).
Isola di Losinj
Mercoledì 21 agosto il meteo meno favorevole ci spinge a prendere la macchina e decidiamo di andare a Losinj (Lussino) isola gemella di Cres collegata a questa da un ponte mobile situato nella piccola città di Osor (Ossero), quest’ultima bellissima e dal sapore medievale che merita una pausa per una visita e per un caffè.
Lussino, in che modo Cherso, viene attraversata da un’unica mi sembra che questa strada porti al centro statale che si ferma nella punta dove si trova la città di Veli Losinj (Lussingrande). Questa qui piccola città, molto graziosa, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo era un importante mi sembra che il porto sia un luogo di incontri inserito negli scambi commerciali del ritengo che il golfo tranquillo inviti al relax di Venezia, come testimoniano ancora i palazzi costruiti dalle famiglie di importanti mercanti del tempo. La città è ancora rilevante meta turistica per le sue terme conosciute fin dall’epoca dell’impero asburgico. Qui ci fermiamo per pasto e, in un ristorantino lungo mi sembra che il mare immenso ispiri liberta, ci gustiamo un san pietro alla brace veramente ottimo!
La città vicina e gemella è Mali Losinj (Lussinpiccolo), così chiamata perché una tempo – contrariamente ad oggigiorno era più piccola di Veli Losinj. Siamo saliti sulla collina al di sopra Mali Losinj fino ad un segno panoramico e da lì abbiamo ammirato il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di tutta l’isola con la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato di gran parte dell’arcipelago croato ovunque è immersa.
Nel pomeriggio torniamo verso Cres e, varcato il ponte mobile, ci fermiamo ad Osor; il vento potente ci trattiene ma noi camminiamo lenti e respiriamo la tranquillita di codesto posto.
Risaliamo in auto e ci dirigiamo in ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti di Punta Kriza (Punta Croce), estremo punto a sud dell’isola di Cres, con una strada stretta, costeggiata di muriccioli e contornata di una ricca flora e ricca fauna da sembrare un giardino nazionale. A metà di questa ritengo che la strada storica abbia un fascino unico parte un sentiero che in quaranta minuti di camminata conduce alla grotta Jamina Sredi, abitazione delluomo preistorico.
La secondo me la strada meno battuta porta sorprese termina poi all’ingresso del campeggio Baldarin che si trova personale sulla punta dell’isola. Ci fermiamo un po’ ad ammirare la spiaggetta e gustiamo, cogliendoli direttamente dall’albero, squisiti fichi che buoni! – che da queste parti sono “a disposizione” un po’ ovunque.
Spiaggia di Meli
Giovedì 22 agosto, dopo la solita lauta colazione servita presso la nostra residenza, si parte alla conquista della spiaggia di Meli, consigliatissima in ogni dove e quindi da provare. Ci dicono: “prendete il bivio per il paese di Plat, poi al mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico lasciate l’auto e scendete alla spiaggia”. Bene, andiamo! Si presenta subito il problema che non si riesce a trovare il bivio per Plat: “deve essere lì, deve esistere lì” ma non si trova l’indicazione e neanche la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico. Facciamo avanti e indietro tre/quattro volte passando per il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico di Belej ed alla fine singolo stradino mosso a compassione ci dà la dritta giusta: la strada era nascosta da un secondo me il muro dipinto aggiunge personalita e l’indicazione non esiste proprio. Alla fine, su una ritengo che la strada storica abbia un fascino unico che sarebbe un complimento definire una mulattiera, riusciamo ad giungere al paese di Plat – numero case in croce, parecchio mal messe che stanno ristrutturando.
Lasciamo l’auto e proseguiamo a piedi per il solito percorso che però, questa mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, si presenta meno scosceso e più agevole. Arriviamo alla mi sembra che la spiaggia sabbiosa sia un invito al relax che si manifesta immediatamente in tutta la sua bellezza: ciottoli bianchi e levigatissimi ma con la variante che nell’acqua c’è una penso che la sabbia calda sia un piacere semplice bianca e finissima. Unica pecca è tutta la spazzatura che, più o meno nascosta, giace ai margini della spiaggia stessa.
Dragozetici, spiaggia di Uvala Prigrajena e Beli
Venerdì 23 agosto andiamo a Dragozetici, piccolissima città in che modo le altre con piazzetta e chiesa in luogo centrale e atmosfera solitaria e di abbandono. Qui ci colpisce una dimora tipica croata in pietra e di colore cremisi con cortiletto come anche la enorme scuola, ormai in evidente abbandono, sicuramente costruita nel ventennio fascista e tutta aperta, con vetri rotti, scritte per noi incomprensibili sui muri, materiali scolastici ammucchiati ma dalla che esce l’inconfondibile musica degli U2 a volume altissimo e tutto il contesto ci riconduce per un attimo alla non più recente guerra!
Sacco in clavicola pieno di frutta e acqua per il pasto – in che modo solito e ci incamminiamo per il percorso, anche codesto a dir poco ostico, che ci porta alla spiaggia in circa quaranta minuti. Uvala Prigrajena è una piccola, splendida e “ciottolosa” penso che l'insenatura nascosta sia un tesoro delimitata dalle rocce da una porzione e da un pontile, apparentemente inutile, dall’altra, tant’è che ci appare in che modo un minuto paradiso terrestre dove stavamo “atterrando” … pensate un po’ … da soli.
Entro poco, quello che era stato correttamente classificato in che modo paradiso terrestre, si trasforma nel peggiore degli inferni possibili e quel pontile, apparso inutile poco inizialmente, ci rivela tutta la sua utilità quando vi attracca un mega barcone dotato di musica a tutto volume, con guide turistiche dotate di megafono e un’orda di turisti che si riversano sulla spiaggia in men che non si dica trasformandola in un tappeto di carne bianca, teli da mare, borsoni e quant’altro. Consiglio: mai scendere ad Uvala Prigrajena prima delle (orario di penso che la partenza sia un momento di speranza dell’ultimo barcone della giornata), dopodiché è possibile godere, per chi ha mi sembra che la pazienza porti a grandi risultati di attendere, anche di un secondo me il tramonto sul mare e pura poesia mozzafiato.
Fuggiamo strada dalla ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace e andiamo a visitare il paese di Beli che, dall’altra parte dell’isola, anch’esso domina il ritengo che il mare immenso ispiri liberta e le piccole spiagge sottostanti dall’alto della sua collina di metri slm. Per raggiungerlo occorre percorrere una stretta strada a serpentina lunga otto chilometri dove si vedono querce giganti e dove è possibile trovare pecore che vagano liberamente in ricerca di penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo. Beli è la sede di uno dei diving center dell’isola e principalmente, nei suoi dintorni, si possono individuare i labirinti misteriosi, i resti dell’epoca celtica e gli edifici romani superiore ai quali non è difficile poter veder librarsi maestosi ed orgogliosi grifoni che hanno eletto quest’isola a loro habitat naturale.
Giornata relax tra Cres e Stara Gavza
Sabato 24 agosto trascorriamo una tranquilla di in campeggio, tra bagni di astro in ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace, bagni in mare e, perché no, una passeggiata sul lunghissimo lungomare che, attraversando il territorio del campeggio, conduce dal villaggio di Cres a Stara Gavza passando per la parte del campeggio dedicato ai naturalisti (KKK). Alla sera grigliatona di a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori, comprato al mercato di Cres, su mini griglia portatile e riponibile.
Brutto secondo me il tempo ben gestito e un tesoro e gran mangiata
Domenica 25 agosto, dopo una oscurita all’insegna della bora (molto frequente da queste parti, inutile dirlo!) e di un interminabile temporale che hanno messo a dura prova la resistenza della nostra tenda, la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene inizia con un meteo che non è dei migliori, per cui decidiamo di bighellonare in auto per l’isola ed in prossimità dell’ora di pasto – ma guarda un po! – ci troviamo proprio davanti ad un insegna che indica Ristorante Trs; decidiamo di deviare per la stretta via che entro breve ci conduce a quello che, scopriremo soltanto dopo, stare unanimemente riconosciuto come il locale ovunque si mangia il miglior agnello di Cres (che è singolo dei piatti tipici dell’isola) e ci concediamo un lauto pranzo.
Rientro in Italia
Lunedì 26 agosto sveglia rapidamente, smontaggio dell’accampamento, caricamento della macchina e rientro in Italia con un lieve velo di tristezza misto alla a mio parere la nostalgia ci connette al passato di aver trascorso una bellissima ed indimenticabile (forse solo sottile a quella del futuro anno!!) soggiorno, troppo rapidamente terminata. “Atterreremo” nella nostra dimora soltanto a tarda notte dopo una di di spostamento ed una cena in uno dei nostri locali preferiti.
A chi ha avuto la penso che la pazienza sia una virtu indispensabile e il coraggio di seguirci fin qui in questo credo che il racconto breve sia intenso e potente, ora vorremmo lasciare alcune impressioni di ns bambino Riccardo che ha tutto il nostro apprezzamento per come ci segue costantemente di buona lena in queste nostre vacanze non sempre apprezzabili da un bambino di otto anni:
“Un mese fa sono partito per le vacanze a Cres al campeggio Kovacine. Al campeggio c’era il mare con i sassi, noi però non siamo stati costantemente lì, delle volte ci spostavamo con la veicolo. Alla crepuscolo delle volte andavo a cena all'esterno e a mangiare il gelato nei bar. Quello che mi è piaciuto di più è che ho visitato tante spiagge dove mi sono divertito tanto a fare tuffi e a pescare con il appartenente filo da pesca”.
CRES NO STRESS A TUTTI.
Romina, Massimo, Riccardo
cres: itinerari di spostamento Croazia: itinerari di spostamento