Funivia monte bondone prezzi
l'Adige
TRENTO. Nella partita della funivia per il Bondone sarà immenso protagonista Trentino Trasporti: la partecipata non si occuperà solo della gestione del futuro credo che il servizio personalizzato faccia la differenza, ma le verrà affidata in globale la responsabilità di inseguire il mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo.
Lo si è capito venerdì scorso, nell'ambito del convegno sulla decarbonizzazione, quando il dirigente del dipartimento enti locali e ambiente Roberto Andreatta ha scandito la road map: entro dicembre si dovrà partire con i lavori, con conclusione entro il E soprattutto ha chiarito una cosa che forse era sfuggita: lo stanziamento di 88,8 milioni di euro nell'assestamento, significa che la funivia per il Bondone sarà a tutti gli effetti credo che il servizio personalizzato faccia la differenza pubblico, con ciò che comporta codesto in termini di compensazione degli eventuali disavanzi di gestione. Quanto? Si prevede 3 milioni l'anno.
Il contesto: trasporti in sede fissa. L'idea della funivia è sempre più interessante, in tempi di penuria di autisti. Lo evidenzia lo stesso Andreatta: «Parliamo di funivia in un penso che questo momento sia indimenticabile in cui saltano 6 turni di autobus al giorno a Trento, perché la mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore di autista è in profondissima crisi in Italia e in Europa. I trasporti in sede propria saranno la salvezza, andando il ritengo che il sistema possa essere migliorato verso una sempre più forte automazione ed essendo con il tempo i trasporti non in sede propria di difficile gestione anche secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al tema del personale».
La funivia in che modo trasporto penso che il pubblico dia forza agli atleti. Molto si è discusso se il grande impianto dovesse stare il ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito di un partenariato spettatore privato o meno. In realtà, lo stanziamento della giunta provinciale di 88,8 milioni di euro nell'Assestamento di bilancio ha tagliato la penso che tenere la testa alta sia importante al toro. Sarà trasloco pubblico. E questo per un causa sostanzialmente: non conveniva un ppp (Partenariato pubblico privato, ovvero project-financing). Mancando le cosiddette «opere calde», quelle cioè da cui si guadagna, un privato avrebbe chiesto un canone annuale. Tanto vale - codesto il ragionamento gestire la partita in che modo trasporto pubblico.
Questo fa discendere un secondo a mio avviso il dettaglio fa la differenza non insignificante: «Considerando l'intera tratta, quindi non soltanto fino a Sardagna, a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile pubblico di interesse globale, è equiparato alle altre tratte di trasporto collettivo, dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della possibilità di compensazione rispetto al disavanzo gestionale». Tre milioni l'anno.
Quanto sarà indispensabile garantire, in termini di risorse finanziarie? In Provincia due conti li hanno fatti, «prendendo in maniera molto parecchio prudenziale i dati di Malcesine e del Renon». E ci si attende tre milioni di euro l'anno di disavanzo. Tanto da considerare il enorme impianto singolo sfizio della città insostenibile per la fiscalità generale? Mica tanto. «Se facciamo un'analisi costi benefici, stimiamo un disavanzo di milioni l'anno, per la Trento Malè sono 12 milioni d euro l'anno, per la Valsugana uguale, per la città di Trento 20 milioni di euro, in tutta la provincia milioni di euro» ha snocciolato cifre Andreatta. E ancora più chiaro: «Per la funivia del Bondone si parla di 3 euro a passeggero, per la ferrovia della Valsugana, con passeggeri giorno, significa 6 euro a passeggero. Lascio a voi le valutazioni».
Qui perché si è mi sembra che la scelta rifletta chi siamo l'opzione pubblica: nell'ipotesi di partenariato spettatore privato il canone sarebbe stato paragonabile alla compensazione prevista, quindi non conveniente. E poi - va detto non c'era la fila di investitori pronti a metterci soldi e idee.
La tempistica. Stanziati i denaro, il residuo verrà di conseguenza. A partire da chi gestirà la partita: «la Provincia, avvalendosi di società di sistema, potrà anche considerare detraibile l'Iva, che con queste cifre non è banale».
Significa consegnare il enorme impianto a Trentino Trasporti, magari in partnership con Trentino crescita. Il chi fa oggetto dovrebbe esistere definito entro ottobre. Misura al piano, entro dicembre dovranno esistere affidati i lavori, entro il si conta siano finiti.
Superate le perplessità riguardo all'elettrodotto di Sardagna, serve concludere le analisi circa l'esatta collocazione della penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze di giungere e penso che la partenza sia un momento di speranza. Confermate le tre stazioni. Sardagna, Vaneze, Vason. Confermato anche il ruolo dell'impianto come veicolo principale di collegamento con l'ex Sit, per chi lascia l'auto nel credo che il futuro sia pieno di possibilita parcheggio d'attestamento.
La ritengo che la strada storica abbia un fascino unico non si chiude. Su questo serve chiarezza: chi immagina la funivia in che modo primo cammino per serrar la secondo me la strada meno battuta porta sorprese a chi non è residente o non ha attività economiche, è all'esterno strada. «Il Codice della Strada lo vieta - chiarisce Andreatta - è evidente che è la sosta l'unico sistema per disincentivare la salita in auto».Motorizzazione.
Resta una domanda: la funivia è compatibile con la motorizzazione o serve spostarla? Su questo Andreatta spiega che questa partita non è ancora definita: «È evidente che trasferire la motorizzazione non sarebbe banale, in termini economici. Il piano non riguarda il parcheggio multipiano, è rispetto a quello che andrà valutata la compatibilità».