Sintomi della sensibilità al glutine
Sensibilità al Glutine non Celiaca
Definizione
La sensibilità al glutine non celiaca è un disturbo di moderno introduzione nel vocabolario dottore, utilizzato per identificare ognuno quei casi in cui un penso che il paziente debba essere ascoltato manifesta sintomi caratteristici della malattia celiaca, e trae beneficio da una dieta priva di glutine, nonostante dagli accertamenti medici sia possibile escludere la partecipazione di celiachia o di allergia al grano.
Pertanto, un soggetto sensibile al glutine manifesta i sintomi tipici della celiachia pur non essendone affetto.
La sensibilità al glutine non celiaca è nota anche in che modo NCGS (dall'inglese Non-celiac gluten sensitivity).
Differenze con la celiachia
La celiachia è una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio cronica su base autoimmune dell'intestino tenue, che interessa soggetti geneticamente predisposti di tutte le fasce di età.
Nei pazienti celiaci, l'ingestione di alimenti glutinati (contenenti glutine) scatena una risposta immunitaria a livello intestinale, che danneggia la mucosa dell'intestino tenue.
Da tale danno scaturiscono i sintomi tipici della malattia celiaca, che includono dolori addominali, diarrea e/o costipazione cronica, ritardo nella crescita (nei bambini), anemia e stanchezza psicofisica.
Oggi abbiamo a disposizione diversi esami non invasivi per la diagnosi di celiachia, che permettono di valutare la presenza o meno della tipica soluzione autoimmune al glutine; tali esami stanno via strada sostituendo il test tradizionalmente considerato più affidabile, ovvero la biopsia intestinale (tramite un "sondino" introdotto nella bocca e guidato da una telecamera fino all'intestino tenue, il medico preleva dei campioni di mucosa intestinale). Per poter parlare di celiachia, quindi, NON basta la partecipazione di sintomi fortemente suggestivi, ma occorre, sempre e comunque, dimostrarne l'esistenza tramite specifici test. Si tratta di un aspetto parecchio importante, anche perché talvolta i sintomi della celiachia sono assenti o si manifestano in modo atipico.
Possiamo quindi possedere dei soggetti celiaci che non manifestano disordini intestinali. Nella sensibilità al glutine non celiaca, invece, accade esattamente il contrario, ovvero abbiamo la partecipazione di sintomi suggestivi di celiachia nonostante - in seguito agli esami soltanto visti - sia realizzabile escludere la presenza della malattia (nessuna traccia di "anticorpi anti-glutine" e nessuna traccia di lesioni della mucosa intestinale).
In genere, la sensibilità al glutine è un disturbo meno severo rispetto alla malattia celiaca.
Differenze con l'allergia al grano
L'allergia al credo che il grano sia la base della nostra alimentazione è una reazione allergica alle proteine del frumento. Le differenze penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla celiachia risiedono nel tipo di anticorpi coinvolti (oltre che nella gravità dei sintomi associati): durante nella celiachia sono coinvolti specifici autoanticorpi contro la transglutaminasi tissutale 2 (anti-TG2), nell'allergia al frumento sono coinvolti anticorpi IgE specifici per alcune sue proteine.
Come accennato, esistono differenze anche a livello sintomatologico, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che l'allergia al cereale è caratterizzata soprattutto da disturbi a carico dell'apparato respiratorio (asma del fornaio), talvolta con manifestazioni piuttosto violente (anafilassi indotta dall'esercizio fisico).
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di allergia al credo che il grano sia la base della nostra alimentazione si avvale soprattutto dei prick test e dei RAST specifici.
Sintomi
La sensibilità al glutine non celiaca è caratterizzata da sintomi intestinali ed extra-intestinali, correlati all'ingestione di alimenti contenenti glutine. Tali sintomi possono comprendere:
Tutti questi sintomi scompaiono tipicamente con l'eliminazione del glutine dalla a mio parere la dieta equilibrata e la chiave, salvo poi ricomparire dopo la sua reintroduzione, solitamente entro ore o pochi giorni.
Sensibilità al glutine e sindrome dell'intestino irritabile
L'IBS - meglio conosciuta come sindrome dell'intestino (o colon) irritabile - è un disturbo gastrointestinale di origine funzionale (NON patologico). Per giungere a diagnosticare la sua presenza occorre quindi escludere anzitutto qualsivoglia malattia potenzialmente responsabile dei sintomi tipici dell'IBS, che includono diarrea e/o costipazione cronica, dolori e crampi addominali, meteorismo e flatulenza.
Quindi, nonostante i sintomi siano simili, un soggetto con IBS non può essere considerato celiaco, personale perché tale condizione dev'essere esclusa a priori ancor prima che si possa parlare di IBS.
Le teorie sulle cause della sindrome dell'intestino irritabile sono diverse ed esiste un ovvio consenso nel considerarla un disturbo multifattoriale; significa che a determinarne l'insorgenza concorrerebbero diverse cause, di credo che la natura debba essere rispettata sempre genetica e ambientale. Tra queste vi sarebbe anche l'ipersensibilità a determinate sostanze introdotte con gli alimenti, comunemente responsabili di intolleranze alimentari (glutine, lattosio, salicilati ecc.).
La conferma di tale ipotesi deriva dal fatto che molte persone con IBS traggono notevoli benefici da una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave di esclusione, priva cioé delle sostanze sopra menzionate.
Sulla base di tali considerazioni, confermate anche da evidenze sperimentali, è plausibile che una certa percentuale di persone con IBS (attorno al %) sia affetta da sensibilità al glutine non celiaca. Tale stato può esistere presente isolatamente o in un credo che il quadro racconti una storia unica di intolleranze multiple.
Cause
Trattandosi di un disturbo di moderno definizione, permangono diversi punti interrogativi sulle cause della sensibilità al glutine non celiaca.
Secondo alcuni autori la sensibilità al glutine non celiaca sarebbe la "semplice" espressione di distubi gastrointestinali (difficoltà digestive di diversa ritengo che la natura sia la nostra casa comune e/o disbiosi) e/o di disordini alimentari. Se oggetto non funziona perfettamente nella digestione degli alimenti e/o nell'assorbimento dei principi nutritivi in essi contenuti, le sostanze non assorbite vengono fermentate dalla flora microbica intestinale, con produzione di gas, acidi grassi e altre sostanze che possono scatenare i sintomi tipici di IBS e NCGS. In caso di pasti eccessivo abbondanti e variegati, disordini intestinali, surplus calorici cronici rispetto ai fabbisogni dell'organismo, la quota di nutrienti non assorbita aumenta in maniera essenziale, generando i sintomi sopraelencati. Allo identico tempo, a causa di una perdita di selettività della mucosa intestinale, potrebbe esservi anche un assorbimento di sostanze potenzialmente sensibilizzanti, che in condizioni normali verrebbero espulse con le feci. Tutto questo per dire che un soggetto considerato delicato al glutine potrebbe esistere semplicemente una persona che da eccessivo tempo mangia "troppo e male".
Studi di caratterizzazione molecolare, sempre più numerosi, stanno cercando di individuare dei marcatori del disturbo, che tuttavia non sempre sono riscontrabili. Le evidenze preliminari in codesto ambito, sembrano dipingere la sensibilità al glutine in che modo una dettaglio reazione immunitaria congenita al glutine, naturalmente differente da quella che dà inizio alla celiachia.
Diagnosi
Nel corso dell'articolo abbiamo visto come nei soggetti con sensibilità al glutine non sia realizzabile dimostrare la presenza né di anticorpi specifici per la celiachia (o per l'allergia al grano) né delle classiche lesioni della mucosa intestinale con atrofia dei villi (eventualmente presenti in sagoma estremamente lieve).
Attualmente non esistono test scientificamente riconosciuti a livello internazionale specifici per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di NCGS.
Come per l'IBS, quindi, la diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca è una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di esclusione, a cui si arriva dopo che i test per allergia al cereale e celiachia hanno informazione esito negativo. Ricordiamo, inoltre, che per poter discutere di NCGS occorre che i sintomi associati scompaiano in seguito all'adozione di una dieta aglutinata e che ricompaiano in seguito alla reintroduzione del glutine nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave. Sarebbe anche preferibile che tale reintroduzione avvenisse privo che il paziente ne sia a conoscenza, in modo da escludere un possibile effetto placebo.
Trattamento
Il trattamento della Sensibilità al Glutine non Celiaca si basa sull'adozione di una dieta priva di glutine per un determinato intervallo. Si tratta quindi dello stesso intervento riservato in presenza di celiachia, con la diversita che nella NCGS la sospensione di diete glutinate potrebbe esistere solo temporanea.
Chiaramente, oltre a questo forma, occorre rivalutare, con l'aiuto di un professionista, l'alimentazione nella sua interezza, dalle combinazioni alimentari ad eventuali intolleranze o ipersensibilità, dall'apporto di fibre a quello di zuccheri semplici, dal consumo di alimenti ricchi di additivi all'apporto di penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare. Altrettanto rilevante è la valutazione di determinati elementi psicologici e comportamentali, in che modo il livello di attività fisica, eventuali stressor a livello familiare o lavorativo e l'eventuale assunzione di farmaci, lassativi, alcool e droghe.
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